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San Siro, il responsabile del progetto Populous: “Una metafora spiega il Meazza”

Tante le perplessità e le questioni sollevate dai cittadini nell'incontro con Inter e Milan: rispondono gli esperti dello studio americano

Eva A. Provenzano

Alessandro Zoppini, responsabile del progetto Populous, ha parlato della necessità di un nuovo stadio per Milano. Con una metafora ha escluso la ristrutturazione di San Siro che alcuni cittadini hanno richiesto nell'incontro con Inter e Milan. «Il Meazza è una bella auto degli anni 70, a cui ci si affeziona, ma che inquina, è scomoda, non è efficiente. Non puoi cambiare pezzi, a un certo punto devi sostituirla. Il focus qui è lo stadio, il resto può cambiare, ma il progetto ha “consumo del suolo zero”, perché si tratta di un piazzale di cemento, piuttosto desolato. Trasforma un’area, la migliora, la rende più fruibile».

Tra le obiezioni mosse dalla cittadinanza sulla costruzione di un nuovo stadio e sulla cementificazione risponde l'architetto dello stesso progetto, Sharkey, e spiega: «Il nostro progetto prevede un'altezza di 30 metri dello stadio, quello attuale è alto 60 metri e intorno sono previste due filari di alberi. E dalle case si vedranno quelli. Inoltre abbiamo lavorato con due esperti del suono e il rumore attuale di San Siro diminuirà del 60%. I tifosi saranno vicini al terreno di gioco e fuori ci saranno 22 acri di parco. L'impianto, così come è stato progettato, è unico e può stare solo a Milano». 

(Fonte: GdS)

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