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Sconcerti: “Inter, Icardi verrà ceduto ma la cosa preoccupante è un’altra”

Il commento del giornalista sul derby di Milano

Marco Macca

Intervistato da calciomercato.com, Mario Sconcerti è tornato a parlare del derby di Milano vinto ieri sera dall'Inter di Luciano Spalletti per 3-2 contro il Milan. Non solo: il giornalista ha dato anche un'altra analisi sul caso Icardi, che continua a tenere banco in casa nerazzurra:

DERBY - "Chi ha vinto il derby? Spalletti, con una buona invenzione, quella di Vecino messo alle spalle di Paquetà, in un ruolo da trequartista-ala. E’ stata la mossa che ha deciso la partita. Vecino ha avuto il merito di segnare il gol che ha rotto l’equilibrio, e lui questi gol pesanti li fa, e poi ha costretto Paquetà ad un lavoro che non sa fare. E così ha tolto un uomo a Gattuso. L'Inter è una squadra che deve trovare continuità, ma in questo senso il derby conta persino poco. Se giocasse sempre così sarebbe una grande squadra, ma la domanda è: perché non l’ha fatto finora? Perché non ha giocato a questi ritmi, con questa qualità? Siamo alla 28ª giornata e dell’Inter si conoscono pregi e difetti, sono quelli dall’inizio della stagione".

LAUTARO E ICARDI - "Lautaro e Icardi sono due giocatori diversi, Lautaro si è dimostrato molto utile al tipo di gioco che aveva in mente Spalletti".

ICARDI - "La penso come prima, credo che alla fine Icardi verrà ceduto. Ma la cosa che mi interessa è un’altra. E sono le conseguenze che questa storia avrà, per tutti, non solo per l’Inter. Stanno cambiando i rapporti di forza. C’è un giocatore che non è infortunato, anzi sostiene di esserlo, ma si dice offeso e continua a prendere lo stipendio. Mi chiedo se Perisic o Chiesa o Perotti domani facessero lo stesso. Cosa succederebbe? Icardi sta segnando una strada che porta all’ingestibilità del calcio. Finora c’è sempre stata una regola, quella della supremazia della società sul giocatore. Ti pago e tu pensi a giocare. Qui sta cambiando tutto".

TERZO POSTO - "La differenza tra le due squadre è davvero minima. Vedo ancora il Milan un po’ più avanti, per la continuità del rendimento. L’Inter è meno squadra del Milan, ha più individualità, ma il Milan ha un passo diverso".

(Fonte: calciomercato.com)

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