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Conte vs Mourinho, la Serie A si accende: dai litigi in Premier alla sfida in Italia

Andrea Della Sala

I due allenatori saranno i protagonisti del prossimo campione, il portoghese alla guida della Roma sfiderà i campioni d'Italia

José Mourinho torna in Italia, nella prossima stagione guiderà la Roma. E la Serie A già si accende in vista del confronto tra lo Special One e Antonio Conte, due allenatori di grande personalità, sempre alla ricerca della vittoria.

I numeri della sfida

"Conte e Mourinho si sono affrontati per sette volte, sei delle quali tra Premier League e Coppa d’Inghilterra, l’uno allenatore del Chelsea e l’altro del Manchester United. Bilancio: quattro vittorie a due per Conte. Pesante l’ultimo duello, nel 2018, perché in finale di Coppa d’Inghilterra: 1-0 per il Chelsea contiano, rete di Hazard su rigore. L’unico pareggio è uscito sulla ruota del primo faccia a faccia, il 13 dicembre 2009 in Serie A. Conte allenava l’Atalanta, Mou l’Inter: 1-1, con gol di Milito e di Tiribocchi. Conte di lì a poco avrebbe rassegnato le dimissioni, Mourinho si sarebbe consegnato all’eternità del Triplete. La conta dei “tituli” premia Mourinho. Il portoghese ha vinto molto più di Conte, come dimostra l’infografica nella pagina. A Conte manca un trofeo internazionale, Mourinho ne può esporre quattro, e non è una diversità da poco. Conte deve superare la linea d’ombra dell’allenatore che vince soltanto in ambito nazionale", riporta La Gazzetta dello Sport.

Le litigate inglesi

"Il 23 ottobre 2016,a Stamford Bridge, il Chelsea annienta il Man United, 4-0. Conte festeggia con sfrenatezza. Mourinho si avvicina al collega e gli sussurra qualcosa, presumiamo sul rispetto verso gli sconfitti, perché alle tv dichiara: «Non si esulta in questo modo sul 4-0, puoi farlo sull’1-0, altrimenti è un’umiliazione». Conte respinge l’accusa: «Non è successo niente, ho fatto qualcosa di normale. Io non sbeffeggio nessuno». Altro incrocio, altro tintinnio di sciabole: marzo 2017, FA Cup, Chelsea-United 1-0. I due litigano sul campo, sotto gli occhi del quarto uomo, nel tunnel per gli spogliatoi si scambiano offese, devono trattenerli. Allusioni pesanti rimbomberanno nei mesi successivi, durante le conferenze stampa, in un botta e risposta continuo. Mourinho: «Io non mi comporto come un pagliaccio in panchina». Conte: «Quando ci si dimentica di quello che si dice, c’è la demenza senile». Mourinho: «Non sarò mai squalificato per scommesse». Conte: «Chi dice certe cose è un piccolo uomo», disse Conte", ricorda il quotidiano.