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Skriniar, ora c’è da ricostruire un rapporto. Titolare nel derby? Sarà la prove del nove

Andrea Della Sala

Il difensore è rimasto all'Inter fino al termine della stagione, ma ha già firmato il nuovo contratto con il Psg

Mercato chiuso, Skriniar rimarrà all'Inter fino al termine di questa stagione. Poi si unirà al Psg, squadra per la quale ha già firmato il contratto.

"Il tempo dirà se sarà stato saggio trattenere un giocatore che si vede già sotto la Tour Eiffel e respingere le offerte (al ribasso) del Psg, fattosi furbo e parsimonioso negli ultimi tempi. Ieri non è stato convocato contro l’Atalanta e inutile pure cercarlo in tribuna: Milan ha visto la partita da casa. Del resto, gli ultimi giorni sono stati un tritacarne emotivo per lui, la testa era inevitabilmente altrove. E pure il ricordo dell’ultima volta destava preoccupazioni visto che contro l’Empoli, fascia al braccio, Skriniar si è fatto espellere per poca serenità", scrive La Gazzetta dello Sport.

"L’Inter già lunedì sera aveva capito quale fosse la tattica dei dirigenti francesi e che si erano ridotte le possibilità di una nuova offerta dopo la prima di 10 milioni (7 fissi e 3 di bonus). Nonostante i contatti proseguiti via intermediario fino a metà pomeriggio, ieri non è pervenuta la proposta da 20 o 15 più bonus che avrebbe risolto la questione. Nello stesso tempo, ha pesato anche la difficoltà nerazzurra nel trovare il giusto incastro per il sostituto, l’atalantino Demiral (ieri in panchina a San Siro). Alla fine dei conti, il tecnico del Psg Galtier non avrà subito il difensore che tanto bramava; dall’altro lato il collega Inzaghi mantiene il totem del reparto, ma deve ricostruirlo dal punto di vista mentale".

"Skriniar non sarà comunque mai più il capitano dell’Internazionale per scelta della dirigenza. Più che altro, per Milan è necessario ritrovare un rapporto, quanto meno di fiducia, con il popolo nerazzurro: sui social è un diluvio di insulti per il mancato rinnovo dopo troppe smaccate dichiarazioni d’amore. Ieri ha prevalso l’indifferenza nei cori, ma la prova del fuoco sarà domenica, nel derby in cui lo slovacco dovrebbe tornare al suo posto. La curva Nord ha, comunque, voluto lanciare un messaggio: con un grande striscione prima del match si è rivolta indirettamente allo slovacco, ma pure alla dirigenza, come a voler ribadire che in questa storia le colpe sono di tutti", chiude Gazzetta.