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fcinter1908 ultimora No Lookman? Inter, Chivu non molla il 3-4-2-1: ecco le ‘soluzioni interne’

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No Lookman? Inter, Chivu non molla il 3-4-2-1: ecco le ‘soluzioni interne’

No Lookman? Inter, Chivu non molla il 3-4-2-1: ecco le ‘soluzioni interne’ - immagine 1
Cristian Chivu non molla il 3-4-2-1 già sperimentato al Mondiale per Club per la sua Inter, anzi: ecco le soluzioni interne
Alessandro Cosattini Redattore 

Cristian Chivu non molla il 3-4-2-1 già sperimentato al Mondiale per Club per la sua Inter, anzi. Nonostante il mancato arrivo di Ademola Lookman, l’allenatore ha le idee chiare e lavora su entrambi i moduli per la nuova stagione. Ecco quanto evidenziato dal Corriere dello Sport in vista dell'esordio contro il Torino di lunedì:

“Possono tramontare le trattative di mercato, ma non le idee per variare lo spartito tattico. La pista Lookman è stata abbandonata dopo diverse settimane di inseguimento e attesa, ma Cristian Chivu fin dal suo arrivo continua a studiare le soluzioni interne presenti nella rosa dell’Inter affinché la squadra possa cambiare sistema di gioco in attacco. Senza il nigeriano e con l’idea del rinforzo offensivo messa (al momento) in stand-by, questa può essere l’ora giusta per esplorare le soluzioni già presenti in casa senza rinunciare in partenza a un’idea cara al tecnico romeno, convinto fin dall’inizio di poter andare oltre il classico tandem offensivo che ha caratterizzato le ultime stagioni nerazzurre. La prospettiva quindi rimane in piedi, così come la possibilità last minute in chiave calciomercato che un elemento in più possa arrivare per appesantire il carico del reparto offensivo. 


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3-4-2-1 più di un'alternativa

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L’ipotesi alternativa dell’allenatore interista, nasce dalla presenza in rosa di alcuni elementi capaci di giocare in posizione più avanzata rispetto al ruolo abitudinario. Il riferimento va a Mkhitaryan, Frattesi e Luis Henrique, in grado di giocare rispettivamente a centrocampo (i primi due) e sulla fascia (destra o sinistra per il brasiliano), ma anche di avanzare il loro raggio d'azione per spendere quelle caratteristiche spiccatamente offensive di cui sono dotati.

Un loro impiego più in avanti si può ipotizzare in coppia con un altro compagno (come Thuram e Bonny) e alle spalle di una prima punta, che può essere Lautaro oppure Pio Esposito. Il brasiliano ex Marsiglia deve crescere in termini di impatto, ma già di suo può stringere verso il centro del campo quando non arriva fino alla linea di fondo sulla destra. E in più ha il piede adatto per andare alla conclusione, come dimostrano anche i 9 gol messi a segno l’anno scorso con la maglia del club francese. 

Frattesi Inter

I jolly interni

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Diverso invece il possibile adattamento di Mkhitaryan e Frattesi, pronti ad avanzare qualche metro rispetto alle zolle più abituali del centrocampo. L'armeno ha le qualità giuste per servire l’ultimo passaggio agli attaccanti, il romano sa come inserirsi in area e allo stesso tempo entrambi sanno come andare a segno quando c’è da centrare la porta. Se l'ex Sassuolo l’ha dimostrato ampiamente da subentrato nelle ultime due stagioni nerazzurre, l’armeno si è consacrato nel calcio europeo anche a suon di reti, prima di arretrare il proprio raggio d’azione con il passare degli anni per risparmiare energie preziose da centrocampista.

Per essere usati fin dal primo minuto dovranno essere ingranaggi ben rodati, ma senz’altro Chivu si tiene in mano questo jolly in più per sfoderarlo anche a gara in corso, quando ci sarà da spezzare gli equilibri contro determinati avversari. La nuova composizione dell’attacco interista gli permette di poter svariare, contando su punte con caratteristiche diverse e tutte portate a partecipare al gioco. Il tandem Lautaro-Thuram ha regalato grandi soddisfazioni nel ciclo con Simone Inzaghi, ma adesso l’Inter ha le carte giuste per poter guardare al futuro”, si legge.