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Spalletti: “Con Lautaro nessun problema, li ebbi con suo padre. Così lo chiamai e gli dissi…”

Redazione1908
Luciano racconta un episodio di tensione con la famiglia di Lautaro Martinez

Nel libro scritto a quattro mani da Luciano Spalletti e il giornalista Giancarlo Dotto. L'ex allenatore nerazzurro ricorda l'arrivo di un giovane attaccante argentino. Uno che oggi indossa la fascia di Capitano:

"All'inizio del secondo anno arrivò anche un ventenne di sicuro avvenire: Lautaro Martínez, potenza allo stato puro, anche se ancora molto lontano dal livelli di oggi. Di lui mi aveva parlato benissimo Néstor Sensini, mio capitano ai tempi dell'Udinese. Fu molto abile il direttore sportivo Piero Ausilio a portarlo a casa sfilandolo con destrezza all'Atlético Madrid. Il soprannome, "Toro", riassume alla perfezione le doti di Lautaro: ogni volta che riceve un pallone allarga le narici e punta la porta, come se vedesse la muleta, il drappo rosso del torero".

L'episodio con il padre di Lautaro

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Racconta Luciano Spalletti: "Non ebbi problemi con lui, ma li ebbi con suo padre quando si lasciò andare a un tweet molto "colorito" nei miei confronti dopo una partita di Champions. Io non do peso a certe cose, ma spiegai a Lautaro che suo padre, attaccandomi pubblicamente, non si rendeva conto di danneggiare l'immagine e la carriera del figlio, oltre che lo spogliatoio. In Europa, per diventare un top player, devi dimostrare di saper gestire te stesso e chi ti sta vicino, perché i grandi club non sono disposti ad avere a che fare con situazioni imbarazzanti. Conclusi dicendogli, per motivarlo, che non era un bambino che va tenuto per mano, come invece l'aveva fatto passare il suo babbo".