"Come sempre in questi casi però sono i dettagli a fare la differenza e bisogna mettersi d’accordo sulla formulazione, se sancire solo il principio generale o specificare le varie opzioni. Una frenata così imprevista fa pensare a una proposta di modifica dell’ultimo minuto. Da quando è arrivata Oaktree, l’Inter ha sposato in toto il progetto nuovo stadio a San Siro. (L’opzione alternativa di Rozzano non era stata molto approfondita). RedBird era già a un certo stadio di avanzamento sul progetto di stadio a San Donato (dove, secondo i rumors, se dovesse andare in porto San Siro, potrebbe essere trasferito il centro giovanile Vismara). L’Inter quindi può avere timori che ci siano più possibilità che si sfili il Milan. D’altro canto, se dovesse ritirarsi l’Inter, il Milan ne avrebbe un danno maggiore (avendo abbandonato anche San Donato)", si legge sull'edizione milanese del Corriere.
La preoccupazione del sindaco
—Il sindaco è preoccupato per i tempi. Aveva già chiesto negli incontri avuti precedentemente con i due club di accelerare e rispettare il cronoprogramma.
«Fondamentale arrivare alla vendita di prima che scatti il vincolo della Soprintendenza sul secondo anello a settembre. Le fasi dell’iter prevedono che dopo il deposito del docfap tocchi al Comune istruire la pratica. Poi la palla passa alla conferenza dei servizi che dovrebbe concludersi con la dichiarazione di pubblico interesse», conclude il quotidiano.
(Fonte: Corriere della Sera Milano)
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