Ashley Young ha raccontato ai microfoni di Sky Sport, le varie fasi che lo hanno portato a lasciare il Manchester United per raggiungere Antonio Conte all'Inter.

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Young: “Felice di aver giocato nell’Inter. Potevo restare allo United, ma Conte chiamò e disse…”
"Non credo che ci sia mai un giocatore del Manchester United che voglia andarsene. All'epoca, ero capitano del club più importante del mondo. In quel periodo era arrivato Aaron Wan-Bissaka e io giocavo come terzino destro. Solskjaer disse che Wan-Bissaka avrebbe giocato sempre di più. Giocavo anche come terzino sinistro, ma lì c'era Luke Shaw, sono entrambi giocatori fantastici. Nutro un profondo rispetto per entrambi".
"All'epoca sarei potuto rimanere lì. Ma era uno di quei casi in cui avevo sentito parlare dell'interesse di Antonio Conte. E a 34 anni avevo due opzioni: rimanere allo United e fare il capitano del club ma non giocare. O andare in un altro campionato e giocare per un uomo che letteralmente mi ha telefonato e mi ha detto 'vieni qui per giocare, voglio che tu giochi nella mia squadra'. Non volevo stare seduto in panchina. Molti dicono che avrei potuto stare lì seduto e guadagnare più soldi, ma per me è giocare a calcio, è con questo che sono cresciuto. Da bambino, ho sempre voluto giocare a calcio e avere successo".
"L'Inter era in testa alla classifica quando sono arrivato e la stagione successiva avremmo vinto la Serie A. Avevo già deciso che sarei andato all’Inter. Il Manchester United poi mi ha offerto un contratto. Avrebbero potuto farlo prima. Se davvero avessero voluto che succedesse, mi avrebbero fatto l’offerta prima. Ma per me andava bene così, sono felice, sono contento di essere passato all’Inter. Lì ho vinto e ho conquistato un titolo".
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