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Riscattato al termine della stagione dalla Roma, Nicola Zalewski è ora a tutti gli effetti un nuovo calciatore dell'Inter. Il polacco, classe 2002, si candida al ruolo di sopresa nerazzurra: giovane, talentuoso e, soprattutto, in grado di ricoprire più ruoli. Un jolly prezioso per chivu, come sottolinea La Gazzetta dello Sport: "Zalewski ha chiuso l'annata con Inzaghi come trequartista e l'ha ricominciata più o meno allo stesso modo, giocando dall'inizio contro l'Urawa in quella posizione, nella seconda partita del Mondiale per Club".
"Il polacco, nato in Italia cresciuto vicino Tivoli, in provincia di Roma, nasce come numero dieci e si sviluppa come esterno sinistro. L'Inter l’ha preso a gennaio come vice Dimarco e l'ha riscattato per 6,5 milioni. Un affare in linea con la nuova policy di Oaktree, a caccia di profili giovani e futuribili. Zalewski è un 2002, ha 23 anni, vanta 29 presenze e tre gol con la nazionale polacca e ha giocato tre finali europee tra Roma e Inter: Conference (da titolare), Europa League (da subentrato) e Champions, dov'è subentrato a Dimarco nella ripresa".
"Zalewski è un jolly. Nell'Inter di Chivu potrebbe giocare come esterno di un centrocampo a 4 nel 3-4-2-1, ancora esterno nel 3-5-2 e trequartista mancino nel 3-4-2-1 o 3-4-1-2, andando a duettare con Thuram, con Bonny e magari anche con Lookman. Tradotto: quattro soluzioni possibili. [...] Ha avuto una media di tocchi dentro l'area avversaria a partita di 2,9. Tra i giocatori che hanno giocato più o meno come lui solo in sette hanno fatto meglio: Vecino, Baldanzi, Livramento, Chukwueze, Brescianini, Noslin e Sottil. Ma nessuno di loro ha giocato un torneo da esterno con compiti difensivi. Interessante anche il numero di passaggi progressivi, ovvero quelli che avanzano il pallone verso la porta avversaria in modo significativo. La media di Zalewski è di 3,4 a partita. Non pochi rispetto ai minuti giocati".
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