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Zazzaroni: “Impatto Conte inesorabile, vi dico che invece Inzaghi ha più volte…”

Alessandro Cosattini Redattore 
L'editoriale di Ivan Zazzaroni sul Corriere dello Sport in vista delle sfide di questa sera di Napoli e Inter

L'editoriale di Ivan Zazzaroni sul Corriere dello Sport in vista delle sfide di questa sera di Napoli e Inter, rispettivamente con Cagliari (in casa) e Como (in trasferta).

"È la Notte dell’Oscar - salvo drammatico spareggio -, la più attesa dell’anno. L’Academy di via Rosellini ha deciso di assegnare i premi non di domenica, bensì di venerdì. Il più prestigioso è lo scudetto; non sono da trascurare i riconoscimenti minori (qui le medaglie non mancheranno).

Le nomination.

Scudetto SSC Napoli, Football Club Internazionale Milano

Miglior Regia Antonio Conte, Simone Inzaghi

Miglior Attore Protagonista Scott McTominay, Lautaro Martinez

Miglior Attore non protagonista Aurelio De Laurentiis (la candidatura più sorprendente per il non-protagonismo), Giuseppe Marotta

Miglior Sceneggiatura originale Antonio Conte, Giuseppe Marotta

Miglior Film Internazionale Inter FC per Inter-Barcellona

Miglior Film d’Animazione

Antonio Conte, Giuseppe Marotta

Miglior montaggio Giovanni Manna, Piero Ausilio

Miglior Trucco e Acconciature non mi pronuncio

Migliori effetti visivi André-Frank Anguissa, Hakan Calhanoglu, la Var

Miglior sonoro Stadio Maradona, Stadio San Siro, Stadio Olimpico

Miglior Colonna sonora originale Sarò con te, Pazza Inter Amala, Roma Roma Roma

La stagione calcinematografica è stata stressante, ma emozionante, in particolare nel finale. Conte e Inzaghi gli interpreti più brillanti tra gli allenatori: Antonio ha avuto un impatto inesorabile piegando, adattando, deformando a (dis)piacere la squadra. Simone ha fornito in più di un’occasione uno spettacolo superiore.


Non sono mancate le conferme e le sorprese. Gasperini e Italiano hanno fatto cose eccezionali; Baroni si è finalmente misurato con una piazza ambiziosa dimostrando di saperci fare. Fabregas è stato la sorpresa più bella: ha diretto a meraviglia il Como. Un lavoro nient’affatto disprezzabile hanno portato a termine anche Palladino, deb con una delle potenziali prime otto, e Di Francesco con una squadra non di livello.

Si chiude così il capitolo più importante di un campionato che riflette il presente del calcio mondiale. Non mi stancherò mai di ripetere che il calciatore e lo spettacolo devono essere posti di nuovo al centro. Con tanti saluti a Infantino e Ceferin, alla loro sete di potere e agli effetti dell’imbastardimento dei calendari.

And the winner is...", si conclude l'articolo.