Il giorno dopo la disfatta dell'Italia contro la Norvegia, dalle colonne del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni analizza le difficoltà del movimento calcistico italiano. "Il problema non è l’assenza di Acerbi. Il problema è la mancanza di tanto altro, di tutto il resto. Ad esempio di un giocatore del 2005 in grado di saltare l’uomo come fa Antonio Nusa, norvegese, non brasiliano, né argentino o spagnolo. Il problema è l’assenza di qualità. Da anni la meniamo con la tattica, la strategia, gli scorrimenti, gli adanismi, le marcature preventive, i tagli e le frattaglie: ma i piedi?, la testa?, la visione?, il dribbling?, la fantasia? Sì, la fantasia".


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Zazzaroni: “Italia, ecco qual è il problema. I media sono stati capaci di presentare Psg-Inter…”
"Il problema è che continuiamo a elencare inutilmente i nostri errori e quando dico nostri intendo anche dei media che - sottolineo - sono stati capaci di presentare Inter-Psg come se partissero alla pari. Il problema è che il nostro problema non ha una soluzione rapida. In panchina abbiamo un allenatore molto bravo, tra i migliori, uno che i risultati li ottiene quando riesce a entrare nella testa dei giocatori. Il problema è che il ruolo di ct non gli consente nemmeno di avvicinarle, le teste, e poi è il selezionatore di un calcio che non contempla l’eccellenza: abbiamo dei ragazzi bravi, sono quelli ottimi a mancare, la mamma italiana non li fa più".
"Il problema è che pensavamo di risolverla col gioco. Ridicoli. Il problema è che siamo talmente disperati da invocare l’ingresso di Orsolini “specialista dei duelli” quando fino a sabato scorso il mio amatissimo Orso figurava tra gli esclusi semidefinitivi. Il problema è che abbiamo saltato le ultime due edizioni dei Mondiali e un terzo fallimento non ce lo possiamo permettere".
(Corriere dello Sport)
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