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Ziliani: “L’AJAventus tenuta in viva da arbitro e Var. Ricordate Cuadrado-Perisic? È così che…”

Redazione1908
La riflessione polemica del giornalista sportivo dopo il pareggio dei bianconeri con il Bologna

Paolo Ziliani punta il dito sul pareggio della Juventus con il Bologna. Secondo il giornalista sportivo - che nella sua riflessione chiama la squadra bianconera "AJAventus" - l'arbitro avrebbe "fatto sì che una sconfitta netta, meritata e dagli effetti potenzialmente rovinosi si tramutasse in un pareggio che attenua il sostanziale fallimento tecnico della sua orribile partita e procura al club bianconero un punto in più in classifica. È con punti ottenuti in questo modo (ricordate il rigore Cuadrado-Perisic di Calvarese in Juventus-Inter 3-2 del 2021?) che il destino di un’intera stagione può cambiare. Con un punto in meno saresti fuori dalla Champions, con un punto in più ci rientri: sistemi il bilancio e quel punto fa tutta la differenza di questo mondo".

"L’AJAventus mentre il Bologna di Italiano la stava asfaltando sul campo, è stata tenuta in vita con la respirazione bocca a bocca di arbitro (Marchetti) e VAR (Mariani e Di Paolo) che sono riusciti nell’irripetibile impresa di non espellere due suoi giocatori: al minuto 21 Kalulu che aveva sgambettato da dietro, in corsa, Odgaard lanciato verso la porta di Perin (Marchetti non ha fischiato nemmeno il fallo: e il VAR ha detto poi che nulla di grave era successo, va tutto ben madama la marchesa) e al minuto 85 Koopmeiners che è entrato su Fabbian col piede a martello, in corsa, colpendo l’avversario sopra la caviglia: Marchetti non ha fischiato fallo nemmeno in questa occasione: e il VAR non c’era, o se c’era dormiva", ha tuonato Ziliani.

Ziliani si è poi concentrato sulle espulsioni: "Come ormai tutti sanno, il divieto di espellere un giocatore della Juventus è il Primo Comandamento della Tavola dei Dieci Comandamenti consegnata da Mosè-Rocchi, e prima di lui da Mosè-Rizzoli (e ancora ancora fino alla notte dei tempi) allo stuolo degli arbitri made in Italy". Scrive il giornalista a proposito di Conceicao: "Il portoghese si è messo ad inveire platealmente, a gesti e a male parole, all’indirizzo dell’assistente Francesca Di Monte che aveva segnalato all’arbitro una sua azione fallosa. I vaffa di Conceiçao all’indirizzo della Di Monte sono stati plateali e reiterati ma naturalmente alla AJAventus tutto è concesso, anche la maleducazione coram populo: così l’arbitro Marchetti ha aspettato che l’AJAventino sbollisse la sua ira e smettesse di insultare la sua assistente, dopodiché ha comandato la ripresa del gioco (probabilmente maledicendo in cuor suo l’assistente che gli aveva segnalato l’azione fallosa del giocatore dell’AJAventus)".