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Ziliani: “La grande baracconata del calcio italiano, il regolamento buttato nel cesso”

Ziliani: “La grande baracconata del calcio italiano, il regolamento buttato nel cesso” - immagine 1
Il commento del giornalista sportivo dopo Atalanta-Roma
Redazione1908

Claudio Ranieri, dopo l'episodio in Atalanta-Roma, si è arrabbiato molto con Luca Marelli a proposito del contatto tra Pasalic e Koné. Contatto negato dall'ex arbitro, che si è confrontato in diretta con l'allenatore della Roma. Queste le parole di Ranieri nel post partita: "Voglio sapere: il rigore c’era o no? Ci hanno sempre detto che il VAR interviene soltanto in caso di evidente errore. Pasalic sbaglia l’intervento e tocca il ginocchio del mio giocatore. Non si può fare una volta sì e una volta no. Il VAR non doveva intervenire. L’arbitro ha dato il rigore e rigore era. Dispiace che manca linearità. Non si possono cambiare le regole di partita in partita. Sono sicuro che Rocchi lo dirà a chi di dovere, si vede chiaramente che Pasalic tocca il ginocchio di Koné. Quello è rigore. L’arbitro lo ha dato e il VAR non può intervenire, questo ci è stato detto. 

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Il commento di Ziliani

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Paolo Ziliani ha ripreso un precedente intervento di Luca Marelli, nel quale l'esperto spiegava che il VAR non può intervenire nel caso di contatto, anche se leggero, tra difensore e attaccante. "La grande baracconata del calcio italiano in 15 secondi: l’esperto arbitrale di DAZN spiega con fermezza che a norma di regolamento se c’è anche un piccolo contatto tra difendente e attaccante, la decisione presa dall’arbitro in campo (ieri in Atalanta-Roma: calcio di rigore per l’intervento di Pasalic su Konè) non può mai essere presa in considerazione dal VAR. Ieri è successo esattamente il contrario. E io credo di sapere il motivo: la Roma in Champions avrebbe creato seri problemi a un club dal brand straordinario che il Palazzo in ogni modo tutela da sempre. Morale della favola: il regolamento del calcio buttato bellamente nel cesso. Perché io sono io e voi non siete un cazzo", ha commentato il giornalista sportivo. E poi ancora: "Essendoci il contatto, se per Sozza era da rigore tale doveva rimanere perché non c’era il chiaro ed evidente errore dell’arbitro. Abisso e Meraviglia al VAR non avrebbero quindi potuto e dovuto intervenire. Solito scempio del regolamento in grande stile in finale di campionato che va ad avvantaggiare- quando si dice i casi della vita: ricordate Calvarese, Orsato e andate avanti voi che a me scappa da ridere - indovinate chi? Ebbene sì, la Juventus che adesso se ne andrà bel bella in Champions con un bel dono di 50 milioni solo per la cortesia di presentarsi al via. Come si dice in questi casi: era già tutto previsto (e non dite che non vi avevo avvisato)".