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Carraro: “Juve ora basta con la storia dei 29 scudetti. E a Moratti dico che…”

Fa il dirigente sportivo da mezzo secolo. E’ stato presidente di Milan, Lega, Federcalcio, Coni e per tre volte anche Ministro dello Sport. Franco Carraro ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport e tra le tante cose ha...

Eva A. Provenzano

Fa il dirigente sportivo da mezzo secolo. E' stato presidente di Milan, Lega, Federcalcio, Coni e per tre volte anche Ministro dello Sport. Franco Carraro ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport e tra le tante cose ha parlato anche del caso Calciopoli. 

Il tavolo della pace?

Sono molto contento dell’iniziativa di Petrucci e mi auguro vada a buon fine perché penso che nel calcio ci sia un gran bisogno di pacificazione. Detto questo, pensare adesso di togliere lo scudetto all’Inter per motivi disciplinari è cosa che non sta nè in cielo nè in terra. 

E così dicendo farà felice Moratti...

Gli dico che avrebbe fatto bene a seguire il consiglio di Cannavò, quando gli disse di non reclamare lo scudetto 2006 che è stato assegnato per un errore di politica sportiva. Ma oggi il presidente dell'Inter ha tutto il diritto di difenderlo. 

Anche dopo la relazione di Palazzi?

Io l'ho letta tutta per intero e francamente non l'ho capita e neanche la condivido. Se si trattava di cose prescritte, bastava dire 'sono cose prescritte'. Aggiungo anche che Palazzi, ben indirizzato da Guido Rossi e da Borrelli, fu per merito molto rapido nel 2006, ed eccezionalmente lento invece nella vicenda delle nuove intercettazioni telefoniche.

Poi si sono detti tutti incompetenti...

Stimo Abete, ma avrei preferito che il Consiglio pur dichiarandosi tale non si limitasse a questo. Si doveva essere anche chiari con Agnelli. Da subito. Quanto agli organi di giustizia, mai visto il Tas di Losanna dichiararsi incompetente. E poi Petrucci dovrebbe migliorare i tempi della giustizia sportiva. La relazione Palazzi ormai esiste. E alla Juventus non piace.

Nel 2006, dopo le condanne in primo e secondo grado, la Juventus ha conciliato con la Federcalcio la propria pena presso la Cca del Coni, al pari di Milan, Fiorentina e Lazio. Ha fatto in termini sportivi quello che nel processo penale si chiama patteggiamento. Perciòla Juventus non può, e lo dico chiaro, dire che ha vinto 29 scudetti, e mettere quel numero nel proprio stadio. La Juventus è il più grande pilastro dell'organizzazione calcistica italiana, la società che ha vinto il maggior numero di scudetti. I suoi giocatori hanno vinto tutto anche con la maglia della Nazionale italiana. La famiglia Agnelli si identifica da sempre con la Juventus. Andrea ha un grande ruolo ed una grande responsabilità, suo padre è stato presidente della Figc. 

Cosa gli suggerisce?

Le sentenze della giustizia sportiva non sono state smentite da quelle in primo grado dei processi penali. Agnelli prenda atto della situazione e aspetti che il processo penale si esaurisca coi suoi tre gradi di giudizio. Se la Cassazione certificasse che ci sono state storture, allora sì che potrà impugnare tutto. Il bello della vita e dello sport è guardare avanti e non indietro. Dal tavolo della pace sarebbe bello che uscisse un'iniziativa positiva nel nome di Facchetti e Scirea, due grandi uomini e campioni.

E Moratti, nemmeno una piccola concessione alla mediazione politica, una cosa del tipo 'Forse qualcosa ho sbagliato anche io...'? 

Sì, forse questo lo potrebbe anche ammettere, ma nel chiuso del tavolo della pace".