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CorSera – Inter, colpevole rammarico: unica imbattuta con le big. Champions o Zhang rivoluziona

Decisivo il trittico con rossoneri, Napoli e Samp. Spalletti: "Il derby gara peggiore"

Francesco Parrone

Tre settimane per giocarsi quasi tutto. Scavalcata dalla Lazio ma non dalla Roma, l’ Inter comincia, con il quarto posto da difendere a tutti i costi, un ciclo decisivo per la Champions. Il trittico con Milan, Napoli e Samp arriva nel peggior momento: solo due vittorie con Bologna e Benevento, nelle ultime 11 gare e la totale perdita di certezze. Il periodo preoccupa Spalletti. «Il derby è la peggiore tra le situazioni del campionato, una delle partite più importanti. Giochiamo fuori e in una gara così non puoi sottrarti perché altrimenti le prendi. Non si può approcciare il match facendo come un pugile che nelle prime riprese sta alla larga: bisogna fare una bella lotta da subito».

Secondo il Corriere della Sera l’involuzione dell’Inter sfiducia anche i più ottimisti. All’andata decise Mauro Icardi, con un tripletta, e Spalletti dovrebbe recuperarlo per il derby. L’argentino, in panchina con il Benevento, ha saltato le ultime quattro partite. Senza di lui l’attacco è nullo, appena 9 reti nelle ultime 11 gare. Ma l’Inter è involuta in ogni reparto e vive in costante tensione. Spalletti al solito si addossa le colpe, ma la sua frase «se il rendimento è questo chiedo cose sbagliate» evidenzia le difficoltà dell’allenatore a farsi seguire. Oggi si guarda con colpevole rammarico l’ottima prima parte di stagione che aveva illuso e portato l’Inter al primo posto.

«Se avessimo fatto risultati diluiti avremmo sofferto meno paradossalmente», sintetizza il tecnico. I nerazzurri sono l’unica squadra tra le prime sette a non aver mai perso uno scontro diretto. E per i match con Milan, Napoli e Samp, ci si aggrappa a tutto, anche alla speranza. Sbagliare può compromettere stagione e futuro, di tutti, dirigenti e tecnico. Il patron di Suning Jindong Zhang è in silenzio da un anno, ma non centrare la Champions lo farebbe risvegliare portando a un’inevitabile rivoluzione.

(Fonte: Guido De Carolis, Corriere della Sera 26/2/18)

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