Il debutto al Mondiale per Club non è andato come sperato, l'Inter non ha ancora voltato davvero pagina e la strada da fare è tanta. Però qualcosa del nuovo corso targato Cristian Chivu già si è visto, e le novità sembrano destinate a cambiare volto all'Inter.
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Chivu manda un messaggio all’Inter: sul mercato serve qualità estrema, una qualità…da Paz
Che, prima cosa, non sarà più ancorata al 3-5-2 inzaghiano, modulo tassativo e che non ha quasi mai conosciuto delle variazioni sul tema. Con Chivu si è visto qualcosa di diverso, a cominciare dalla mediana a due formata da Barella e dal neo acquisto Sucic, perno centrale di un inedito 3-4-1-2 con Mkhitaryan alzato sulla linea di trequartista, sistema che è poi diventato 3-4-2-1 quando dietro Thuram si è andata a posizionare niente meno che la coppia formata da Lautaro e Zalewski.

Due novità che non possono non avere ripercussioni sul mercato. Per avere uno schema con un trequartista o addirittura due trequartisti, l'Inter deve dotare Chivu di giocatori adatti a quel ruolo. Mkhitaryan, Lautaro e persino Zalewski non sono chiaramente degli specialisti, ci vuole gente di grande tecnica, capace di saltare secco l'uomo e creare superiorità numerica.

La mente va subito a Nico Paz o Arda Guler ma anche Cherki o Baturina, per parlare semplicemente delle caratteristiche, anche di giocatori che si sono già accasati altrove. L'Inter deve aumentare il tasso tecnico ma soprattutto deve potersi permettere il cambio modulo. Adattare Mkhitaryan, Zielinski o altri in quella zona, come faceva Inzaghi con Correa, sarebbe del tutto inutile e non risolverebbe il problema della mancanza di qualità in quella zona. Servono innesti con quelle caratteristiche. Allora sì, l'idea di Chivu diventa veramente intrigante.
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