Doppio compito
—Né Arnautovic né Asllani hanno giocato un solo minuto delle due semifinali di Champions con il Barcellona. Anzi, sono rimasti a guardare anche contro il Bayern, anche a causa di una squalifica per il match di andata, nel caso dell’albanese. Erano in campo dall’inizio, assieme a Correa (fuori dalla lista Uefa), invece, sabato scorso nel match con il Verona, peraltro deciso proprio da un rigore trasformato dall’ex-Empoli. A meno di sorprese, saranno tutti e tre e titolari (in attacco però c’è pure la variabile Taremi) anche domenica in casa del Torino. Ora più che mai, infatti, per le gare che restano in campionato, prima di salutare, avranno un doppio compito. Innanzitutto, permettere a chi sarà protagonista nella finale di Champions con il Psg di riposare, di recuperare gli acciacchi e di ritrovare brillantezza. In aggiunta, dovranno dare il massimo anche per tenere aperta la corsa scudetto il più possibile. Già perché se, inevitabilmente, ora, tutto è studiato e programmato in funzione di Monaco di Baviera, allo stesso tempo, Inzaghi non ha nessuna voglia di abdicare in anticipo dal trono di campione d’Italia. Così la pensano i dirigenti e anche tutti i giocatori nerazzurri. Insomma, contro i granata, si vedrà una formazione composta in larga parte di seconde linee. Ma nessuno abbasserà la guardia, anzi. A cominciare proprio dal trio Arnautovic, Correa, Asllani. Saranno anche pronti a fare le valigie, ma la loro partecipazione resta totale. Contro il Barcellona, a ogni gol, l’austriaco e l’albanese sono sempre stati tra i primi a gettarsi nel mucchio festante. E Correa, al fischio finale, era anche lui in mezzo al campo ad abbracciare i suoi compagni.
I tre out
—Come premesso, saranno importanti perché sono parecchi i nerazzurri che hanno bisogno di tirare il fiato. Per Torino, sono già tre i forfeit sicuri, visto che a Lautaro - si è riacutizzata l’elongazione ai flessori della coscia sinistra e seguirà un programma specifico almeno fino a metà della prossima settimana - e a Pavard - la distorsione alla caviglia sinistra migliora, l’obiettivo è la Lazio - si è aggiunto Mkhitaryan, alle prese con un affaticamento alla muscolatura anteriore della coscia destra, che lo obbliga a un lavoro differenziato per alcuni giorni. Qualche dubbio anche su Frattesi, visto che il risentimento alla parete addominale è tornato a farsi sentire", si legge.
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