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Ederson, ieri in sede Inter è risuonato spesso il suo nome. Dopo le cessioni prima offerta

Ederson, ieri in sede Inter è risuonato spesso il suo nome. Dopo le cessioni prima offerta - immagine 1
L'Inter è pronta a presentare all'Atalanta una proposta da 50 milioni per il centrocampista. I bergamaschi ne chiedono almeno 60
Andrea Della Sala Redattore 

L'Inter ha scelto su chi puntare a centrocampo per la prossima stagione. Ederson è l'obiettivo numero per la mediana di Chivu. Il club nerazzurro prima di dare l'assalto all'Atalanta dovrà vendere qualche pedina per presentare un'offerta congrua.

"I prossimi saranno i giorni di Hakan Calhanoglu, beatamente in ferie assieme all’amico Sommer, ma con in testa il richiamo magico del Bosforo. E poi arriverà il tempo di Ederson, brasiliano tuttofare dell’Atalanta, identificato come rinforzo nel super-reparto nerazzurro, qualora davvero il turco tornasse in patria con gli onori che si devono a una gloria nazionale. Viste le pretese enormi della Dea, che chiede 60 milioni, l’operazione non sarebbe certo facile, ma i nerazzurri hanno munizioni impensabili solo qualche mese fa e potrebbero permettere di arrivare all’atalantino, e anche oltre. Nel business plan della prossima stagione il club ha, infatti, in programma di chiudere questo mercato con un “delta” di 100 milioni circa, modulabili in base alle esigenze della rosa. Dopo anni di conteggi sparagnini, sessioni in attivo o al massimo stiracchiate fino alla parità, potersi permettere un -100 complessivo nel conteggio tra entrate e uscite sa di rivoluzione. Ancora di più pensando al salatissimo Ederson, che piace a ogni componente dell’Inter. Ieri, ad esempio, giusto prima di partire per le ferie, Cristian Chivu è passato in sede in viale della Liberazione e c’è rimasto per un’ora e cinquanta minuti, seduto attorno a un tavolo assieme al presidente Beppe Marotta, al ds Piero Ausilio e al suo vice Dario Baccin: il nome del brasiliano è risuonato spesso, non come sogno, ma come obiettivo", scrive La Gazzetta dello Sport.

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"Nella somma di Sucic-Luiz Henrique-Bonny, più il riscatto tattico di Zalewski, i nerazzurri hanno già sfiorato 70 milioni di spesa, ma a rientrare in parte da questa cifra dovrebbero servire le cessioni già previste. Bisseck è il bisteccone sul piatto, il gioiello da cui fare almeno una trentina di milioni, senza considerare un altro gruzzoletto simile dagli addii congiunti di Ale Stankovic, Seba Esposito e, soprattutto, Asllani, per cui qualcosa inizia a muoversi. I denari potrebbero pure crescere se entro martedì qualche big estera staccherà l’assegno da 25 milioni per la clausola di Dumfries. E se il Galatasaray deciderà di fare il passo per il sospirato Calha. Non sono previsti sconti robusti, non è nello stile della Dea, e quanto accaduto lo scorso anno con il Koopmeiners juventino lascia immaginare una lunga guerra di posizione. È tutto tenuto in considerazione a Milano, ma non frenerà l’Inter dal fare le mosse del caso in un possibile dopo-Calha. Ederson, 26 anni compiuti ieri, sarebbe il rilancio promesso nel centrocampo e non solo per quei 5 anni di meno rispetto al 31enne Hakan. Tra l’altro, il nazionale di Ancelotti ha fatto sapere di gradire il passaggio da un nerazzurro all’altro".

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"Solo da quei tre addii concentrati a centrocampo (Asllani-Stankovic e lo stesso Calha, partenza necessaria per dare inizio alle danze) l’Inter conta di raggranellare una cinquantina di milioni: non saranno ancora i 60 richiesti dalla Dea, ma un solidissimo punto di partenza per negoziare al momento opportuno", chiude Gazzetta.