Nel segno di Lautaro, ma non solo. Decisivi nella prima vittoria dell'Inter al Mondiale sono stati anche Pio Esposito e Valentin Carboni. Il primo ha scosso l'attacco nerazzurro, il secondo ha siglato il gol vittoria. Entrambi sono entrati nell'azione del 2-1


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Inter nel segno di Esposito e Carboni. Via in prestito? Il Mondiale può cambiare le carte
"Le carezze di papà Cristian, nella pancia di Lumen Field e poi in albergo, erano nostalgia, affetto e speranza. Hanno proiettato il passato nel futuro, unito l’infanzia e l’età adulta. Chissà se adesso i suoi figlioli, Pio e Valentin, un po’ a sorpresa resteranno nella casa di famiglia o se, invece, cercheranno fortuna altrove, con l’idea di tornare un giorno. In ogni caso, Chivu ha vinto la prima partita della vita da allenatore interista grazie a due ragazzi svezzati da lui in Primavera. Nella stessa azione felice ecco Valentin e Pio, i pupilli di Chivu, tutti e due classe 2005: un segno del destino, un déjà vu o, forse, una scheggia di futuro", scrive La Gazzetta dello Sport.
"Non c’è alcun dubbio sul fatto che un giorno l’attacco nerazzurro apparterrà a Pio, il più giovane e talentuoso degli Esposito: il come e il quando dipenderà, però, dai prossimi passi di carriera e da un eventuale prestito-ponte in una squadra di media-alta Serie A. Un’eventuale uscita di Taremi, invece, potrebbe aumentare le possibilità di vederlo subito in questa Inter, ma solo se restasse tra le prime quattro punte a disposizione, da ruotare con continuità superiore rispetto al passato inzaghiano. Tornato dall’infortunio che gli ha tolto l’Europeo 21, intanto negli Stati Uniti cattura le attenzioni di tutti, mentre i dirigenti cercano di aggiungere munizioni dietro alla ThuLa: Bonny dovrebbe prendere presto in mano una penna per firmare, mentre per Hojlund servirà tempo e pazienza".
"La strada di Pio, indirettamente, si intreccia a quella del danese, mentre anche il coetaneo Valentin a Seattle potrebbe aver ribaltato il destino che poco gli ha sorriso negli ultimi tempi. Prima di entrare contro l’Urawa, Carboni aveva giocato l’ultima partita ufficiale appena prima del crac al crociato con il Marsiglia, lontano 4 ottobre 2024: era andato in Francia per volare subito tra le sfere celesti, con addosso la possibilità di essere riscattato a 40 milioni, ma adesso deve iniziare di nuovo dalla casella di partenza. È allo studio un prestito per ricostruirlo fisicamente, ma Vale vuole giocarsi fino in fondo ogni possibile chance al Mondiale e dimostrare di potere essere utile nella stagione che verrà. Nel ruolo di mezzala di qualità, un po’ quello in cui si vagheggiava l’arrivo di Nico Paz, Carboni avrebbe parecchio da dire", aggiunge Gazzetta.
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