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Gazzetta svela: “Inter-Lookman, chi vive l’operazione dall’interno fa sapere che…”

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Anche il nigeriano ha imparato dal passato e non dovrebbe creare problemi a Bergamo, come un anno fa quando saltava sedute su sedute in polemica
Marco Astori Redattore 

Sono ore caldissime in casa Inter: ieri è ufficialmente partita la trattativa per Ademola Lookman, con la prima offerta da 40 milioni di euro presentata all'Atalanta. Ecco i dettagli raccontati da La Gazzetta dello Sport: "Nel dettaglio, il presidente Beppe Marotta e il ds Piero Ausilio hanno parlato al telefono con l’a.d. Luca Percassi e il ds Tony D’Amico, seguendo il mandato di Oaktree: non intendono spingersi per il momento oltre i famosi 40, non un euro di meno ma neanche di più. Al contrario, la famiglia Percassi non ha appiccicato a Lookman un cartellino con un prezzo definitivo, fosse anche solo per ragioni strategiche e di rapporti con un proprio tesserato che, difficilmente, potrà restare in rosa.

 

Si è limitata a dire all’Inter che servirà una nuova offerta più corposa per farli vacillare. Quota 50 milioni, informalmente, sarebbe l’asticella da toccare, anche se a Bergamo sperano in un rilancio da parte dell’Atletico Madrid, l’altra big interessata alla preda. La forma di pagamento, poi, è un dettaglio del quadro: la Dea non è entusiasta neanche dell’idea di prestito con obbligo (certo) proposto, ma qui il vero nodo resta la cifra totale. Chi vive l’affare dall’interno è preparato a un tira e molla, ma né a Bergamo né a Milano vogliono una sfinente guerra di posizione. Il caso Koopmeiners della stagione passata è lo scenario che tutti vogliono evitare: ha insegnato che non ha senso andare troppo in là pensando di evitare l’inevitabile.

Gli agenti di Lookman hanno fatto il giro delle sette chiese nelle ultime settimane, convinti di poter far valere una promessa presunta che risalirebbe al 2024, quando Ademola aveva puntato i piedi convinto di poter andare dagli sceicchi a Parigi. Avrebbero avuto la garanzia di poter far partire il loro attaccante proprio a 40 milioni una stagione dopo, in questa bollente estate 2025, ma all’Atalanta hanno tutt’altra versione della storia. C’era, sì, una generica intesa per lasciar andare il nigeriano, ma senza regali o sconti a chicchessia. Tradotto, Ademola va via al prezzo imposto dall’Atalanta e meglio all’estero che in Italia. In teoria, però, anche il nigeriano ha imparato dal passato e non dovrebbe creare problemi a Bergamo, come un anno fa quando saltava sedute su sedute in polemica".