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Una controproposta serissima, non una provocazione: l'Atalanta, dopo essere stata informata dall'Inter dell'interesse per Ademola Lookman, ha prontamente replicato chiedendo in cambio Pio Esposito. Tuttosport racconta questo retroscena di mercato: "Se volete Lookman, dateci Pio Esposito! Non è stata una provocazione, bensì una richiesta vera e propria quella effettuata dalla dirigenza dell'Atalanta nei confronti dell'Inter all'interno dei dialoghi intercorsi nelle scorse ore per Ademola Lookman. La prima offerta del club meneghino, infatti, è stata giudicata non all'altezza dalla Dea, che ha respinto la proposta da 40 milioni in prestito con obbligo di riscatto. Formula questa sgradita dalle parti di Zingonia, dove intendono incassare almeno 50 milioni per dare il via libera alla partenza dell'attaccante nigeriano".
"Niente sconti: questo il diktat proveniente da Bergamo, anche se in realtà c'era un nome che avrebbe rischiato di far vacillare le certezze del ds orobico Tony D'Amico e del Ceo Luca Percassi. L'Atalanta avrebbe, infatti, aperto a un robusto sconto nel caso in cui da Milano avessero accettato di inserire come contropartita Pio Esposito. In una sorta di scambio quasi alla pari, visto che i dirigenti interisti valutano il gioiellino classe 2005 oltre 30 milioni. Della serie: vi diamo Pio più un conguaglio di 10-15 milioni e chiudiamo l'affare".
"Esposito, però, non si tocca: Chivu crede davvero tanto nelle potenzialità della punta dopo averlo lanciato in Primavera sotto età di due anni. Un feeling speciale che può giocare un ruolo decisivo nella crescita del talento campano come si è già visto al Mondiale per Club contro il River Plate. Ecco perché l'Inter ha subito messo il veto dinanzi alla richiesta atalantina per Esposito. A Bergamo sono alla ricerca dell'erede di Retegui e ritenevano il centravanti della nazionale Under 21 il nome giusto per l'attacco. Nulla da fare".
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