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fcinter1908 calciomercato mercato inter Marotta: “Lookman? Ho parlato con Percassi. Settimana decisiva. Leoni? Pressione esagerata”

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Marotta: “Lookman? Ho parlato con Percassi. Settimana decisiva. Leoni? Pressione esagerata”

Marotta: “Lookman? Ho parlato con Percassi. Settimana decisiva. Leoni? Pressione esagerata” - immagine 1
Il presidente ha parlato con i giornalisti degli obiettivi della società con particolare riferimento all'attaccante e al difensore
Eva A. Provenzano
Eva A. Provenzano Caporedattore 

«Come sapete il mercato è ancora lungo un mese. Specie un dato sfugge anche ai più bravi: il fatto che una squadra riesca a confermare i giocatori che l'hanno resa protagonista negli anni precedenti è un tassello importante». Cosi Beppe Marotta ha risposto a chi nella conferenza stampa di presentazione gli ha chiesto un punto sul mercato e sulla questione Lookman.

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«Il mercato durerà ancora per circa un mese. Sottolineo un concetto che spesso sfugge: il fatto che una squadra riesca a confermare i giocatori che l’hanno resa protagonista nelle stagioni precedenti significa mettere già un tassello molto importante. Il mercato è qualcosa di interessante, i tifosi aprono il giornale le mattine per leggere le novità, voi lavorate e più si scrive di mercato e meglio è. Ma bisogna anche capire che se una squadra come la nostra è arrivata dove è arrivata è perché ha valori oggettivi e determinanti, come ha riconosciuto Chivu dicendo che contano soprattutto i giocatori. Significa che l’Inter oggi annovera dei campioni, giovani interessanti e alcuni anche datati che recitano un ruolo importante. Con la nuova proprietà abbiamo deciso di sviluppare un nuovo modello, che significa abbassare l’età media, facendo investimenti mirati e profili giovani che rappresentino presente e futuro e che possono incrementare quello che oggi è il valore patrimoniale. Abbiamo perso negli ultimi anni l’aspetto patrimoniale, lo stiamo recuperando con investimenti mirati che Oaktree ci ha concesso di fare», ha aggiunto.

«Lookman? Non nascondo che sia un elemento importante, su indicazione dell'area tecnica e dell'allenatore, è un giocatore che non scopriamo noi e credo sia sul taccuino di tutti i direttori sportivi. Oggi è dell’Atalanta, a cui va il massimo rispetto. Non faremo azioni di ostruzionismo, abbiamo un ottimo rapporto con la famiglia Percassi e la nuova proprietà. Qualche parola l’ho scambiata con Luca Percassi, fa parte della logica perché bisogna alzare l’asticella anche nelle richieste e chiedere anche giocatori bravi. Dire cosa succederà è prematuro, ma il nome esiste sul taccuino dell'Inter, è un nome che esiste ed è vero», ha aggiunto.

-Settimana decisiva per lui? 

Sì, certamente. Vogliamo dare all'allenatore giocatori che gli permettano diversi schemi. Lookman è un profilo adatto al modello non è l'unico nome, Ausilio e Baccin hanno anche altri nominativi. Arriveremo in 2-3 giorni a conclusione di un confronto tra Inter e Atalanta. Se ci saranno le condizioni e l'Atalanta decisa a venderlo, attiveremo una negoziazione completa e forse arriveremo a conclusione. Altrimenti ci saranno scelte differenti.

-Lookman ha 28 anni: come mai si fa questa eccezione? 

Perché riteniamo tutti che il gioco del calcio con 11 talenti difficilmente vincono. Ci vuole esperienza, un aspetto caratteriale molto forte. Lookman probabilmente non rappresenta un profilo di un giocatore rivendibile, perché ha la sua età. Ma ci può dare un vantaggio perché può trasmettere concetti importanti e può far crescere i valori dei giocatori giovani. Un mix tra giovani e meno giovani contribuisce a dare un valore maggiore all'intera rosa e aiuta la squadra a raggiungere gli obiettivi che sono quelli della vittoria. 

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-Prima l'allenatore ha parlato di Leoni che può essere con Esposito futuro della Nazionale. Uno è in casa e l'altro dovrebbe essere sul taccuino. È un obiettivo solo con una cessione? 

Il mister ha riconosciuto il valore di Leoni. E’ un giocatore del Parma, sinceramente non abbiamo avviato nessuna trattativa con il Parma. In questo momento possiamo dire che farebbe comodo a tanti, ma le priorità sono altre per noi al momento, altri ruoli e altri giocatori. Vedremo cosa può succedere. Riconosciamo il valore di Leoni e non voglio dimenticare che Pio Esposito arriva dal settore giovanile. Nel nostro settore giovanile ci sono tanti giovani che negli anni siamo stati costretti a cedere e oggi possiamo tenere. Oggi Oaktree ci dice che possiamo tenere i giovani. Speriamo che il Leoni dell’Inter possiamo trovarlo qui e che possa svolgere un ruolo con tutte le qualità che ha Leoni. Lui è bravo, mi sembra magari che sia un pochino esagerata la pressione che gli è stata attribuita da parte dei media. Il Parma ha fatto un'operazione intuitiva prendendolo dalla Sampdoria e oggi ha un bel patrimonio.

-Il nuovo richiede tutela e anche nel caso di Chivu?

L’allenatore non è un ragazzino. Il Parma ha fatto una scelta coraggiosa, di affidare la panchina a un allenatore molto giovane. Serve il coraggio di agire. Siamo una società che ha avuto e ha molto coraggio, caratteristica insita in tutte le persone. Sapevamo ciò che stavamo facendo, con la razionalità abbiamo scelto un allenatore bravo. Siamo sicuro che lo accompagneremo nelle difficoltà, è questo il compito della dirigenza. Abbiamo una struttura forte, componenti forti. Voglio anche ringraziare la squadra ‘invisibile’ costituita dai 300 dipendenti dell’Inter che lavorano tutti per il bene del club. Il nostro allenatore ha un fortissimo senso di appartenenza, una forte cultura del lavoro che sono elementi dai quali si trae beneficio. 

(Fonte: FCINTER1908.IT)