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Barella: “Inter un sogno, Conte top. Scudetto? Vediamo a maggio. La gente non sa che…”

Le parole del centrocampista nerazzurro a DAZN

Marco Macca

Un ragazzo che sta realizzando tutti i sogni di un bambino sognante partito da Cagliari, e che ora si sta rapidamente prendendo il cuore dei tifosi dell'Inter. Nicolò Barella si è raccontato ai microfoni di DAZN alla vigilia della partita contro il Torino, svelando i suoi obiettivi nerazzurri. Ecco le sue parole:

PASSIONE - "I sogni che avevo da piccolo ho capito che poi, piano piano, potevano diventare obiettivi. Sognavo di diventare un calciatore, di esordire in Serie A con la maglia del Cagliari, di giocare 100 partite in A sempre con il Cagliari, di indossare la fascia di capitano. E di giocare in una grande squadra: ora, qui all'Inter, penso di esserci arrivato. Quello del calciatore prima che un lavoro è una passione, tramandatami da mio padre. Poi, ovviamente, è il lavoro più bello del mondo e più impegnativo è, più è bello andare avanti. L'emozione di entrare nello stadio, sentire l'affetto della gente, il pubblico che intona il tuo nome: sono parti di un mestiere bellissimo".

PRIMO GOL NERAZZURRO IN A - "Con lo Slavia Praga non me l'ero goduto fino in fondo perché si trattava di una partita complicata e non siamo riusciti a vincere. Contro l'Hellas è stata un'autentica liberazione, sono stato felicissimo di regalare una vittoria alla squadra".

COLPO PREFERITO - "Mi esalto sempre per le scivolate: quando recupero il pallone e sento il boato dello stadio, sono felicissimo. Nel mio calcio c'è tanto istinto, ma lavoro tutti i giorni per imparare, l'aiuto del mister e dei campioni che giocano nell'Inter è fondamentale".

QUALCOSA DI IMPORTANTE - "Ne hanno dette tante dopo che sono andato via da Cagliari. Avevo un bel rapporto con loro. Tuttora ce l'ho con alcuni di loro. Magari qualcuno ci è rimasto male perché non mi sono esposto però questo è il calcio, questo è il mercato. Le cose si fanno sempre con società e procuratori di mezzo. Ho rifiutato proposte con cui avrei guadagnato di più, questo magari la gente non lo sa. Io so come sono fatto e perché sono venuto all'Inter. Lasciare Cagliari per me è stato uno step importante, qui all'Inter sono contento di poter dimostrare quanto valgo. Sono venuto qui perché è una società importante, c'è uno dei migliori allenatori al mondo, ci sono tanti campioni e vogliamo costruire qualcosa di importante. Per ora la classifica non la guardiamo, cerchiamo di andare avanti facendo sempre meglio. Vedremo a fine anno come sarà la classifica".

(Fonte: DAZN)

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