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Cottarelli: “Proposta a Suning entro fine novembre. Con accordo parte la raccolta. Il plan…”

Alessandro Cosattini

Il secondo problema è che occorre un modello finanziariamente sostenibile. Nel calcio si crede che sia possibile essere competitivi solo con una proprietà miliardaria che viene dall’estero. L’ho sentito dire anche nel nostro caso. Ma ci possono essere vantaggi anche nel nostro caso? Il tifoso nel nostro caso compra un mattone per amore, non per avere un tornaconto nel 10%, non chiede remunerazione. Questo consente di sostituire debito con capitale, risparmiando decine di milioni spesi in interessi ogni anno. L’esperienza di club con azionariato popolare suggerisce poi che i ricavi stadio e pubblicitari possono essere più elevati perché si crea un legame ancora più forte tra tifosi e società. Il terzo punto: è normale che squadre con azionariato popolare ci sia un modesto contributo annuale che per i soci può essere 50-60 euro per almeno un certo periodo di tempo. Associare ad un certo investimento un contributo annuale del 5-6% per qualche anno credo sia ragionevole.

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