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Inter, gestione giovani da rifare: da Esposito a Pirola e Brazao, così non va. Caso Vagiannidis

Fabio Alampi

I talenti nerazzurri stanno incontrando più difficoltà del previsto: dai giovani azzurri in B agli stranieri in giro per l'Europa

Prestati in giro per l'Italia e per l'Europa per trovare spazio, maturare e accumulare esperienza, i giovani talenti di casa Inter stanno incontrando più difficoltà del previsto ad emergere lontano da Milano e a dimostrare tutte le loro qualità. Un problema generale che, salvo rare eccezioni (vedi Emmers e Mulattieri), deve necessariamente essere preso in esame dai vertici interisti. Da Esposito a Pirola, da Agoume a Brazao, senza dimenticare "l'oggetto misterioso" Vagiannidis: il piano di crescita prospettato dalla dirigenza nerazzurra non sta dando fin qui i frutti sperati.

SCELTE SBAGLIATE

I casi più emblematici riguardano i tre gioielli classe 2002 che già l'anno scorso facevano parte della Prima Squadra dell'Inter: Sebastiano Esposito, Lorenzo Pirola e Lucien Agoume. Il primo, prestato alla Spal, ha messo insieme 10 spezzoni di gioco segnando un solo gol in campionato, ma è sceso in campo poco più di mezz'ora nelle ultime 7 gare, rimanendo oltretutto in panchina dall'inizio alla fine nelle ultime 3. Ancor più difficile la situazione del difensore.

La scelta di andare al Monza, squadra che già poteva contare su 4 centrali più che affidabili per la Serie B (Bettella, Paletta, Bellusci e Scaglia), sembrava sbagliata già in partenza, e i numeri lo hanno confermato. Per Pirola una sola presenza in campionato, 33 i minuti giocati. Discorso simile, ma quanto meno in Serie A, per il centrocampista francese, che con lo Spezia ha disputato 3 gare in campionato, di cui 2 da titolare. Scelte che, a posteriori, possiamo definire sbagliate.

CASO

Ancora più controversa è la questione riguardante Georgios Vagiannidis: l'esterno greco classe 2001, preso a parametro zero dal Panathinaikos e successivamente girato in prestito ai belgi del Sint-Truiden (squadra nella quale già gioca un altro calciatore di proprietà dell'Inter, l'argentino Facundo Colidio), fin qui non ha giocato un solo minuto in gare ufficiali. Ma c'è di più.

Non solo non è mai stato impiegato, ma non è mai stato nemmeno portato in panchina. Un vero e proprio mistero. Poca fortuna anche per Gabriel Brazao: il portiere brasiliano, dopo la stagione trascorsa all'Albacete, è stato nuovamente prestato in Segunda Division, questa volta all'Oviedo: solo 3 presenze (2 in campionato e una in Coppa del Re), ben 7 reti subite e tante critiche.