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Gravina: “Riprendere e terminare il campionato è messaggio di speranza. Le date…”

Il presidente della FIGC ha parlato a QSVS di come e quando si potrebbe riprendere con il calcio

Eva A. Provenzano

Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, è intervenuto su QSVS e Top Calcio24, programmi di Telelombardia. Queste le sue parole: «Il Calcio non è solo una Lega certamente trainante ma ci sono altri settori che stanno vivendo un momento di emergenza e difficoltà e tutti dovranno passare anche da delle rinunce. Non possiamo chiedere al Governo e a chi ha responsabilità politica nel nostro Paese di darci una mano senza mostrare che al nostro interno siamo disposti a rinunciare a qualcosa».

DATA DI RIPRESA - «Data che abbiamo ipotizzato? Abbiamo iniziato a mettere giù un calendario che possa iniziare il 3 maggio fino al 30 giugno. Probabilmente avremo bisogno di qualche giorno a luglio. Per questo ci siamo già rivolti a governo, UEFA e FIFA. Terremo conto ovviamente delle competizioni europee e di una finestra delle Nazionali richiesta dall’UEFA la prima settimana di Giugno per concludere le qualificazioni all’Europeo».

TERMINARE - «Non terminare i campionati? Ipotesi che non ho mai preso in considerazione. Perché togliendo la speranza dei nostri tifosi toglieremmo la speranza di ripartenza, sarebbe un messaggio negativo. Sono attento alle dinamiche sportive, economiche e sociali e mi accompagna l'ottimismo. Lo sport e il calcio sono elementi che rappresentano un barlume di speranza e di ripresa. Dovremo essere convinti di partire il 3 maggio. Se non potremo lo faremo settimane più avanti, ma dobbiamo finire i campionati».

SOLDI - «L’aspetto economico è secondario rispetto a quello sociale ma inutile negare il deficit che può derivare dal blocco del campionato: parliamo di 700 mln di Euro. Stiamo vivendo un momento difficile e complicato in generale, tutto il Paese sotto tanti aspetti. Se da questa esperienza riuscissimo a ricavare, nel calcio e nello sport, una nuova riforma complessiva e una rivoluzione culturale vorrebbe dire trasformare questa situazione negativa in una grande opportunità».

DEADLINE -«La deadline ideale è il 30 giugno per un’ampia serie di motivi, altrimenti l’idea in via del tutto straordinaria è quella di arrivare anche al 30 Luglio».

COPPA ITALIA - «La stiamo inserendo nel nostro nuovo calendario perché vale eventualmente un posto in Europa League conteso, ad oggi, da Milan e Napoli. Spero si possa disputare, altrimenti troveremo modalità per dare risalto al valore della competizione sportiva. E questo vale anche per il campionato. Se riparte il calcio vuol dire che riparte il Paese, e se riparte il paese vuol dire che abbiamo sconfitto questo maledetto virus che ci sta facendo vivere questa situazione».

(Fonte: QSVS)

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