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Gds – Inter, dalla Champions altri 25 mln: cedere un big non è più un obbligo

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Ovviamente questo meccanismo esula da quanto invece può accadere dal 1° luglio in poi: resta infatti fondamentale la qualificazione alla prossima Champions
Marco Astori Redattore 

Oltre al fattore sportivo, con l'Inter che è protagonista di un cammino straordinario, la Champions League è un toccasana anche per quello economico. La semifinale raggiunta dai nerazzurri ha infatti portato nelle casse del club ricavi importantissimi, che sistemano, per ora, la questione mercato. Spiega La Gazzetta dello Sport: "L'eliminazione del Benfica, entrando nel dettaglio, vale ben 12,5 milioni di euro di premio Uefa, a cui va aggiunto l'incasso della semifinale di ritorno Inter-Milan: se ieri la sfida al Benfica è valsa 8,2 milioni, si può prevedere una cifra che si aggiri tra gli 8,5 e i 9 milioni.

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A queste due voci va aggiunto l'aumento del market pool nella componente che tiene conto del percorso nella competizione e il totale può arrivare a circa 25 milioni. È tanto, tantissimo se si pensa che l'annunciato addio a parametro zero di Milan Skriniar aveva costretto la dirigenza a mettere in preventivo la cessione di (almeno) un big entro il 30 giugno. Con questa somma, che va appunto aggiunta all'inaspettato - a bilancio - superamento dei gironi e degli ottavi di finale, il sacrificio non è più obbligatorio: basterà monetizzare uno o due dei giovani in prestito (non Giovanni Fabbian, su cui l'Inter vuole puntare) e poi si potrà chiudere ufficialmente la stagione 2022-2023.

Inter Inzaghi

Ovviamente questo meccanismo esula da quanto invece può accadere dal 1° luglio in poi: resta infatti fondamentale per i nerazzurri acciuffare la qualificazione alla prossima Champions League, tramite uno dei primi quattro posti in campionato o tramite la vittoria dell'edizione corrente, perché altrimenti mancherebbe un pilastro economico fondamentale su cui costruire il presente e il futuro. E la parola "sacrifici", al plurale, tornerebbe dolorosamente d'attualità", si legge.