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Inter-Conte, è finita: sabato la frattura, divorzio in 48 ore. Buonuscita, si tratta

Fabio Alampi

Troppo distanti le posizioni di tecnico e società per provare a trovare un'intesa: le strade si separeranno presto

Le strade dell'Inter e di Antonio Conte sono destinate a dividersi nel giro di 48 ore: è quanto scrive La Gazzetta dello Sport. Troppo distanti le posizioni del tecnico e della società per provare a trovare un'intesa, il divorzio è l'unico opzione ormai possibile: "L'Inter e Conte vanno spediti verso la separazione. L'addio ufficiale potrebbe arrivare nell'arco delle prossime 48 ore, il tempo necessario per ratificare la chiusura del rapporto e lasciarsi con dispiacere e rimpianto, ma senza liti e rancori. Non ci sarà bisogno del famoso summit di gruppo con Zhang e i dirigenti, se ci sarà occasione ancora per un incontro col presidente, sarà probabilmente solo per stringersi la mano e salutarsi.

[...] Quasi inevitabile vista la distanza tra i piani attuali dell'Inter, che prevedono un fortissimo attivo dal prossimo mercato, e le ambizioni del tecnico che vede in questo scenario un inevitabile ridimensionamento delle ambizioni, soprattutto rispetto al progetto di crescita continua che gli era stato prospettato due anni fa al suo arrivo".

Il summit di sabato

"Il giorno prima dell'ultima partita contro l'Udinese c'è stato un incontro tra società e Conte: i dirigenti, che si erano ovviamente confrontati con Zhang, hanno prospettato con onestà lo scenario prossimo dell'Inter. C'è necessità di chiudere in fortissimo attivo il prossimo mercato, grazie a una plusvalenza che si avvicini ai 100 milioni. L'Inter ha diversi giocatori sacrificabili, ma è difficile prevedere che possa essere raggiunto l'obiettivo senza la cessione di un big o comunque di qualche titolare. L'altra missione è abbattere il monte stipendi del 15-20 per cento rispetto all'attuale. Non attraverso la richiesta di tagli degli emolumenti esistenti, ma attraverso il mercato.

[...] Davanti a questo scenario Conte ha espresso tutta la sua amarezza, consapevole che l'Inter per continuare a crescere soprattutto in Europa, non deve solo scegliere chi cedere, ma ha anche bisogno di rinforzi e di sostituire giocatori a fine contratto".

Si tratta sulla buonuscita

"Conte ha sempre sostenuto di essere stato convinto dalle ambizioni del gruppo Suning e che, essendo un top coach, avrebbe continuato solo con un progetto all'altezza. Sul tavolo però c'è ancora un anno di contratto a cifre tutt'altro che banali: 12 milioni di euro netti, più un milione che il tecnico aveva già posticipato dallo scorso anno. Più dello stipendio, però, quello che amareggia e fa arrabbiare Conte è dover lasciare un grande lavoro fatto in profondità che avrebbe avuto bisogno ora solo di pochi mirati colpi per permettere all'Inter di giocarsela con i top club europei.

Ma è proprio questo lavoro, un vero solco tracciato, che la proprietà è pronta a riconoscergli e che sarà valutato economicamente nelle prossime ore per offrire ad Antonio una giusta ricompensa. Difficilmente sarà inferiore alla metà dell'ingaggio del prossimo anno, ma questo è un tema che verrà trattato dalle parti che hanno intenzione di lasciarsi in ottimi rapporti".