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Inter, Dimarco-Perisic asse devastante: “Senza Hakimi il gioco è a sinistra”

Marco Astori

Con la freccia Achraf Hakimi sulla destra, l’Inter pendeva da quella parte. Ora è a sinistra che i nerazzurri creano di più

Se con Antonio Conte era la fascia destra quella dominante per il gioco offensivo, sotto la guida di Simone Inzaghi il gioco si è spostato inevitabilmente sul fronte opposto. Ieri sera, infatti, Federico Dimarco Ivan Perisic hanno dominato la corsia mancina, confermando, come scrive La Gazzetta dello Sport, la loro importanza per l'Inter: "Il croato continua a confermarsi una garanzia per questa Inter, dopo l’indottrinamento da parte di Antonio Conte il ruolo da “quinto” sembra cucito su misura. E Dimarco si dimostra jolly prezioso, con la possibilità di essere schierato sia da esterno sia nella difesa a tre: una carta utilizzata anche da Ivan Juric al Verona.

Nel primo tempo i due hanno arato la corsia di sinistra. Una volta scaricata palla in avanti, Dimarco non si è quasi mai voltato indietro: sempre sguardo in avanti, alla ricerca del posto migliore in cui inserirsi. Spesso internamente rispetto a Perisic, che ha premiato con costanza le proposte del compagno. In assenza di Hakan Calhanoglu, poi, dal mancino del ragazzo nato e cresciuto a Milano sono partiti diversi pericoli da calcio piazzato, compresa la palla deviata che ha raggiunto il mancino di Edin Dzeko in occasione dell’1-0.

Con la freccia Achraf Hakimi sulla destra, l’Inter pendeva da quella parte. Ora è a sinistra che i nerazzurri creano di più. Anche perché di là c’è un Dumfries ancora compassato e Skriniar è meno propositivo di Bastoni, figurarsi di Dimarco. Inzaghi sta colmando il vuoto lasciato dal marocchino con due pedine di casa, uno cresciuto in nerazzurro e l’altro reinventato come esterno tutta fascia. Dimarco sta spazzando via qualunque dubbio, Perisic è una garanzia: con Bastoni in panchina, l’asse mancino proiettato in avanti è stato un’arma vincente per Inzaghi".