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Inter, cosa voleva dire Lukaku? Ecco cos’è successo davvero prima della finale di Istanbul

Inter, cosa voleva dire Lukaku? Ecco cos’è successo davvero prima della finale di Istanbul - immagine 1
Nella settimana di avvicinamento alla finale Lukaku è convinto di giocare titolare. E, a dire la verità, anche alcuni compagni e dirigenti
Marco Astori Redattore 

Hanno fatto e stanno facendo molto discutere, le parole in conferenza stampa di ieri di Romelu Lukaku. Ai tifosi dell'Inter non è andata giù una frase in particolare, quella sulla finale di Istanbul: "I primi giorni mi sentivo un po’ a disagio, ma la mia mente era spenta per quello che era successo nei giorni precedenti. Ne parlerò più avanti". Ma cos'è successo davvero in quei giorni? Lo ricostruisce La Gazzetta dello Sport: "Nella settimana di avvicinamento alla finale Lukaku è convinto di giocare titolare. E, a dire la verità, anche alcuni compagni, dirigenti e tanti tifosi hanno lo stesso pensiero.

Inter Lukaku

Inzaghi invece sceglie Dzeko, l'uomo che aveva contribuito al superamento della fase a gironi e alla scalata alla finale (sempre titolare degli ottavi in poi). Qualcosa si intuisce già negli allenamenti (anche Rome lo capisce), ma non c'è la certezza. L'attaccante belga non chiede colloqui a Inzaghi: lavora e spinge al massimo, ma con il tecnico o il suo staff prima della finale non c'è nessun faccia a faccia. Tra i due c'è un chiarimento dopo la riunione tecnica a poche ore dalla finale, quando Simone annuncia la formazione (accanto a Lautaro spazio per Dzeko). L'allenatore spiega il motivo della scelta, di natura tecnica, al bomber di Anversa che naturalmente è molto contrariato e non la prende bene. Entrerà al 10' della ripresa e troverà il tempo per "parare" involontariamente un tiro di Dimarco che avrebbe dato il pareggio all'Inter. Ma questo è un altro discorso...


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Lukaku si aspettava di essere il punto di riferimento e, smaltito il doppio infortunio alla coscia sinistra, non ha accettato di spartirsi i minuti con Dzeko (un attaccante da quasi 350 gol tra i professionisti, 150 in Serie A, più i 65 con la nazionale: insomma non l'ultimo arrivato...). Mentalmente Romelu ha sofferto il fatto di non essere più... la prima donna, come nei 2 anni nerazzurri con Antonio Conte nei quali aveva fatto sfracelli (64 reti). La scorsa stagione, complice gli infortuni e le scelte di Inzaghi, è tornato a essere quello delle esperienze con poche soddisfazioni al Chelsea e al Manchester. E dopo il post d'amore per gli interisti successivo al ko contro il City, ha spento il telefono salvo ripresentarsi con una parziale spiegazione dell'accaduto in Belgio, quasi quattro mesi dopo".

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