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Inter, piano Oaktree: “Mercato col segno +, ma no addio ai big: chi partirà e chi può arrivare”

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Il trading player non sarà ovviamente il percorso principale per ridurre l’alto debito dell’Inter, ma chiudere il mercato in attivo
Marco Astori Redattore 

Quali saranno i dettami e le strategie sul mercato del fondo Oaktree una volta diventato proprietario dell'Inter? Nessuno stravolgimento con l'obiettivo di mantenere alta la competitività e la squadra ai vertici. Lo spiega Tuttosport: "Marotta avrà ampio margine di manovra, mani libere nella scelta dei giocatori e dei rinforzi, anche se sa bene quale sarà il paletto principale della sessione estiva nerazzurra: il saldo fra acquisti e cessioni dovrà essere chiuso in attivo. Dunque non un semplice pareggio, ma servirà arrivare al primo settembre con il segno più. Il trading player non sarà ovviamente il percorso principale per ridurre l’alto debito dell’Inter, ma chiudere il mercato in attivo, seppur non con cifre clamorose (non viene chiesto per esempio un più 50 milioni), potrà aiutare Oaktree nell’operazione di risanamento.

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Detto ciò, il fondo americano non vuole che la squadra sia indebolita, che il valore della rosa di Inzaghi sia ridotto. Quindi non c’è al momento la richiesta di cedere un big, anche se di fronte a offerte importanti, quasi tutti i giocatori dell’Inter potrebbero essere venduti (Thuram, per esempio, ha una clausola di 85 milioni). Per rinforzare la squadra nei ruoli ancora da occupare - un portiere da affiancare a Sommer (Bento dell’Athletico Paranaense o Martinez del Genoa), un attaccante come Gudmundsson, ovvero con caratteristiche diverse da quelle di Lautaro, Thuram, Taremi e Arnautovic; ed eventualmente un difensore centrale (Buongiorno il grande sogno) - la dirigenza dovrà quindi cercare di ottenere il massimo dalla cessione dei giocatori in esubero e soprattutto dai giovani più richiesti. E qui l’Inter ha un buon bacino da cui pescare.


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Il gioiellino che potrebbe risolvere gran parte dei ragionamenti di Marotta e Ausilio è ovviamente Valentin Carboni. Il 19enne in prestito al Monza, fresco di nuova convocazione nell'Argentina (per due amichevoli, ma potrebbe anche disputare la Copa América), è valutato 30 milioni. A gennaio l'Inter ha rifiutato offerte da 20 milioni di Fiorentina e West Ham, se in estate arrivano nuove proposte vicine alla quotazione della dirigenza nerazzurra, Carboni, seppur a malincuore, sarà venduto. Ma l'Inter, come detto, ha tanti giovani che con offerte fra i 5 e i 10 milioni potrebbe far sorridere il bilancio. Si va dai fratelli Esposito, gli attaccanti Sebastiano e Francesco Pio, agli Stankovic, il portiere Filip e il centrocampista Aleksandar. C'è poi Satriano, terzo in Ligue1 con il Brest, richiesto da più parti soprattutto in prestito (Valencia e Betis), ma che l'Inter vorrebbe cedere a titolo definitivo. Così come Agoume (il Siviglia ha un diritto di riscatto fissato a 8, ma già con 5-6 potrebbe partire), Vanheusden e Radu. Ci sono poi alcuni Under 21 come Oristanio (il Cagliari può comprarlo a 4 milioni) e Zanotti, di rientro dal San Gallo e possibile carta da offrire al Genoa". 

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