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Ci sono anche le mani di Yann Sommer nell'ottimo avvio di stagione dell'Inter. Il portiere ha subito instaurato nella squadra la sua leadership e la sua tecnica tra i pali, mostrandosi, come previsto, un portiere molto affidabile. Scrive La Gazzetta dello Sport: "L’ottima settimana interista dopo la sosta – vittorie contro Torino, Salisburgo e Roma – ha tra i suoi segreti gli interventi decisivi di Sommer. Tutti sullo 0-0, parate che hanno indirizzato la sfida dalla parte dell’Inter. Già contro i granata: non sono serviti miracoli, ma l’ex Bayern Monaco ha neutralizzato i tentativi di Seck e Pellegri nel finale di primo tempo, miglior momento per la formazione di Ivan Juric. Anche grazie a Sommer, i nerazzurri non sono andati al riposo sotto nel punteggio. Mentre contro il Salisburgo l’Inter ha rischiato di partire ad handicap, come accaduto a Sane Sebastian contro la Real Sociedad: Gloukh pescato bene in area al quarto minuto, diagonale destro e ottimo intervento dello svizzero. Il giovane israeliano avrebbe poi segnato il gol dell’1-1, vanificato però poco dopo dal rigore trasformato da Calhanoglu.
Anche contro la Roma, su Cristante, l’ex Bayern è stato decisivo. Minuto 66, prima occasione giallorossa e pericolo vero per l’Inter: stacco del centrocampista da posizione ravvicinata, intervento reattivo del portiere. Inzaghi stava per cadere nella trappola di Mourinho: tenere il risultato in parità e poi, quando possibile, provare a colpire. Anche grazie a Sommer, i nerazzurri non sono inciampati e, con merito, hanno vinto la partita. Il pasticcione Yann di inizio agosto – quando, all’esordio all’Inter proprio contro il Salisburgo, regalava un gol e concedeva un rigore – è ormai un lontano ricordo. In 13 partite, tra campionato e Champions League, ha subito sette reti di cui solo una da attribuire a lui (quella di Bajrami per l’1-1) e ha tenuto la porta inviolata ben otto volte. Merito anche di una difesa che funziona, che concede poco: a Sommer si chiede di chiudere la saracinesca, quando quel poco viene concesso. Finora lo sta facendo bene, l’ultima settimana ne è la prova: così Yann non sta facendo rimpiangere Onana".