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Conte: “Chi mi conosce sa che la barca arriva in porto. Io da cambiare, giocatori pippe ma…”

A Skysport le parole dell'allenatore nerazzurro dopo l'undicesima vittoria di seguito in questo campionato

Eva A. Provenzano

Ha abbracciato Hakimie gli ha dato un bacio sulla testa. L'ultima volta gli aveva dato uno schiaffo sulla nuca per ringraziarlo di un fallo laterale conquistato all'ultimo minuto. La partita di Antonio Conte pure stavolta viene sintetizzata in un'immagine che ha come protagonista il marocchino. Questa volta però gli ha dato un bacio. Perché da lui è nato l'assist che Darmian ha trasformato in gol. E quel vale tre punti pesanti per la classifica dopo la vittoria di ieri del Milan e visto che c'era da confermarsi. Non è stato facile ma i nerazzurri hanno trovato la chiave per vincere la loro battaglia quotidiana.

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Alla fine della partita, l'undicesima di seguito vinta dalla sua Inter, il tecnico ha parlato pure ai microfoni di Skysport. Queste le sue parole:

-Partirei dalla sua esultanza, ci racconta che esultanza è? 

È un'esultanza che volevo condividere con i giocatori. Era giusto premiare il risultato di questi giorni: tre partite giocate e tre vittorie. La condivisione dei momenti con loro credo sia fondamentale. Io so che passione ci mettono loro, ma sanno anche loro che passione ci mettiamo noi, io, il mio staff, chi lavora con noi. Penso sia la cosa più bella condividere la passione, trasferire la gioia, condividere i momenti più duri, ma anche quelli belli. Penso sia una bella cosa. 

-Undici partite vinte di fila, sente vicino lo scudetto?

Mancano otto partite da qui alla fine ed è inevitabile: ogni partita che vinci vale il doppio dei punti. Iniziamo a vedere la meta più vicina, ma sappiamo benissimo che la meta deve essere ancora raggiunta e il traguardo ancora tagliato. Ho visto tante volte atleti accasciarsi prima di tagliare il traguardo e altri atleti hanno vinto. Dobbiamo metterci la voglia dimostrata oggi, contro un avversario tosto. Un Cagliari scorbutico, che era venuto qui per il pareggio, si era arroccato in difesa. Va bene. Sono molto contento perché tanti ragazzi vivono per la prima volta queste situazioni. Di giocare con la pressione di mantenere il primo posto. Questo non fa altro che migliorarli, sono contento. Stanno dimostrando mentalità, cattiveria e determinazione e oggi avevamo tanto da perdere, con un Cagliari basso, difendere con cinquanta metri di campo non era semplice. Abbiamo concesso praticamente zero. 

-Come sta Vidal, mister? 

Nell'allenamento di rifinitura ha accusato un po' di fastidio al ginocchio e quindi abbiamo preferito non rischiarlo. Non era disponibile, poi è andato via a casa, non è stato con noi in ritiro. Ma era con noi oggi, è stato nello spogliatoio con noi. Speriamo di recuperarlo.

-Scontento, dovresti godertela. Undici vittorie e undici punti di vantaggio sulla seconda, i tuoi non perdono colpo e hai i giocatori motivati. Mi pare che non c'è l'attenzione a quello che state facendo da parte dei media, ma in realtà non è così. Quando sorridi, quando pensi che è ora di dire che ce la stai facendo? 

Innanzitutto sono contento del percorso che stiamo facendo, anche quello che abbiamo fatto un anno fa, è stato molto importante. Continuo a dire che per un decennio non c'è stata storia in Italia. L'Inter ha cambiato i valori in un anno difficile per noi e i giocatori meriterebbero più considerazione e a volte mi viene detto che questa squadra in Europa... In Europa, ma pensiamo ad ora. Ma non vedo squadre italiane che sono arrivate in finale come l'Inter un anno fa. Per i numeri e per il tempo stiamo facendo cose importanti. L'anno scorso l'abbiamo sfiorata e quest'anno ci stiamo avvicinando. Dovremmo essere contenti. Mi spiace per chi si augurava il male o qualcosa di negativo per l'Inter o per me. 

-Se un girone fa le avessero detto che sarebbe stata a questo punto primo in classifica cosa avrebbe pensato? 

Chi mi conosce bene può solo pensare che alla fine la barca arriverà in porto. Me lo auguro. Le partite sono sempre meno e la meta è più vicina, ma bisogna prima raggiungerla. Siamo focalizzati, abbiamo molta voglia e determinazione. Tante critiche alla squadra hanno scatenato la voglia di rispondere. L'allenatore doveva essere cambiato e i giocatori erano delle pippe. Ancora n on abbiamo fatto niente. Fino a che non abbiamo afferrato lo scudetto dirò che mancano degli step. E sono step che vogliamo fare, lo abbiamo dimostrato anche oggi. 

(Fonte: Skysport)

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