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Inzaghi, il destino in 9 giorni: “Ecco i 5 fattori che segnalano la crisi. La società…”

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Il futuro di Simone Inzaghi sarà deciso nei prossimi giorni. Le partite contro Barcellona - due volte - e Sassuolo sono cruciali

Matteo Pifferi

"La “preoccupazione”, sentimento ammesso dallo stesso Simone Inzaghi, è lo stato d’animo prevalente in tutto quel variegato universo chiamato Inter. Dall’ultimo dei tifosi fino al vertice societario con carta d’identità cinese, tutti a chiedersi se-come-quando il tecnico riuscirà a uscire dal cono d’ombra in cui si è infilato".

Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito al periodo negativo che sta attraversando l'Inter. E il futuro di Inzaghi resta a rischio, secondo quanto riporta la Rosea: "Tra l’altro domani su San Siro si abbatte come un tornado Lewandowski, alla testa di un Barcellona pieno di cerotti e talenti, poi sabato ecco una sfida scivolosa in trasferta col Sassuolo e poi mercoledì 12 quella del Camp Nou: più che i risultati, saranno le prestazioni dei prossimi 9 giorni a orientare le decisioni definitive su Inzaghi. Difficile per dirigenza e società digerire altre tre sconfitte - peggiore scenario possibile —, ma più in generale andrà interrotta la spirale negativa: servono prestazioni all’altezza, migliorando quanto intravisto con Mou e sistemando i tanti problemi sul tavolo".

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Difesa e confusione

Finora il problema principale è rappresentato dalla difesa. Troppi gli errori, individuali e di squadra, che hanno regalato gol agli avversari. Dal 2-1 subito da palla inattiva con l'Udinese fino al 2-1 della Roma su punizione. 13 gol subiti in campionato sono decisamente troppi per puntare alle prime posizioni. "Quando il povero Asllani cercava un posto al sole in mezzo, tanti osservavano Barella: mulinava le braccia più del solito, dava segnali di insofferenza verso il compagno. Non che in campo manchi solidarietà - lo spogliatoio è sano, nessuno rema contro Inzaghi —, ma l’ansia del momento si traduce in campo in atteggiamenti scriteriati: la tentazione di risolverla ognuno a modo suo, ammessa dallo stesso Inzaghi, è piuttosto evidente. Ed ha forse in questo Barella sbuffante l’esempio più nitido: l’anno scorso Nicolò creava e tirava di più", spiega La Gazzetta dello Sport.

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Caso portiere, Lukaku e infortuni

Tra le cause del momento no nerazzurro ci sono anche altri fattori. L'infortunio di Lukaku priva Inzaghi del centravanti titolare e del "leader spirituale che dovrebbe portare alla redenzione". Oltre al belga, l'infortunio di Brozovic pesa e non poco ma andrà risolto anche il caso portiere.

"Capitan Handa, un tipo silenzioso ma assai influente, poteva fare meglio su Dybala: i tifosi nerazzurri, spietati con lui, lo urlano sui social. Il titolare, almeno secondo l’iniziale dottrina di Inzaghi, sarebbe lo sloveno, eppure lo scalpitare di Onana (soprattutto dopo la panchina che non si aspettava con la Cremonese) ha cambiato la prospettiva della porta : l’ex Ajax ha indossato i guanti subito dopo col Bayern e da lì è nata la strana alternanza. Se Samir è il guardiano della A, ad Andrè tocca la Champions, quindi domani il Barça. Il club, però, non gradisce il rimpallo e ora vuole scelte nette: a Simone si chiede di “eleggere” un portiere", chiosa il quotidiano.

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