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Inzaghi ha fiducia: dall’esonero all’epilogo più pazzo. “Può obbligare l’Inter alla riconferma”

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Tutto dipenderà dalla qualificazione alla prossima Champions e dalla doppia semifinale europea col Milan

Il futuro di Simone Inzaghi è ancora tutto da scrivere. Il tecnico dell'Inter ha avuto una stagione di alti e bassi, soprattutto in Serie A dove ha collezionato ben 11 sconfitte, ma in questo finale di stagione può ribaltare i pronostici e meritarsi la riconferma. Tutto dipenderà dalla qualificazione alla prossima Champions e dalla doppia semifinale europea col Milan.

"Nella stagione forse più tormentata della sua carriera da tecnico, con 11 sconfitte già collezionate in campionato, le voci di esonero che si sono a lungo inseguite e l'insoddisfazione palpabile dei dirigenti in alcuni faccia a faccia alla Pinetina, Simone Inzaghi ha centrato anche la finale di Coppa Italia. Una settimana dopo aver raggiunto la semifinale di Champions League, dove tra due settimane sfiderà nell'euro-derby d'andata il Milan. Simone è... il mago di Coppa visto che nel 2021-22 ha alzato al cielo la Supercoppa Italiana e la Coppa Italia, mentre in questo 2022-23 ha già messo in bacheca la Supercoppa Italiana nella stracittadina di Riad contro il Diavolo e adesso spera di concedere il bis anche in Coppa Italia, nell'ultimo atto del 24 maggio all'Olimpico. Il tutto al netto del grande sogno Champions che a maggio continua a essere vivo, come non succedeva da 13 anni", riporta Gazzetta.it.

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L'ago della bilancia, dopo l'eliminazione nella semifinale della Coppa Italia della Juventus (impresa mai riuscita in 5 precedenti nella storia nerazzurra), si sarà spostato un altro po' dal lato del "+", ma il verdetto definitivo lo darà questo incredibile mese di maggio nel quale l'Inter si tufferà dopo "lo spareggio" di domenica contro la Lazio. Con la speranza, per ora pronunciata a bassa voce, di doversi allenare fino al 10 giugno, il giorno della finale di Champions.

La società reputa fondamentale arrivare tra le prime quattro in A. Senza i soldi che la Champions garantisce, nel 2023-24 i conti del club di Zhang sarebbero in sofferenza e vendere almeno un pezzo pregiato (oltre ad abbassare sensibilmente gli stipendi) sarebbe inevitabile. Inzaghi sa che questo traguardo non può e non deve essere fallito perché rischia di determinare il suo futuro sulla panchina dell'Inter, ma al tempo stesso per lui pesa tantissimo ciò che il gruppo ha fatto finora nelle coppe. È nelle notti da "dentro o fuori" che i suoi uomini non hanno sbagliato un approccio, che sono stati in grado di superare qualunque avversario. 

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"Adesso tutti si chiedono che Inter andrà in scena nelle prossime due sfide, quella di domenica con la Lazio e quella di mercoledì in Europa con il Milan. Avere davanti due grandi avversarie fa pensare positivo il popolo nerazzurro perché questa squadra dai due volte, un po' Dottor Jekyll e un po' Mister Hyde. Da novembre in poi contro le grandi non ha mai tremato e ha sempre trovato le motivazioni per offrire discrete prestazioni. Inzaghi ha fiducia: crede che la svolta ci sia stata eliminando il Benfica e da qui alla fine vuole vedere sempre l'Inter delle ultime tre gare. Per chiudere il 2022-23 in gloria e per "obbligare" la dirigenza a confermarlo fino al 30 giugno 2024. Lui che più volte è sembrato a un passo dall'esonero. Sarebbe il finale più "pazzo". Degno della Pazza Inter", chiude Gazzetta.

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