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Inter, Inzaghi rischia: se esce col Benfica via subito. Traghettatore e rivoluzione in estate?

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Il futuro di Simone Inzaghi è ancora in bilico. Il tecnico rischia ancora parecchio dopo la sconfitta con il Monza

Il cammino in Champions League non basta. L'Inter deve raggiungere il quarto posto in Serie A, a prescindere da come finirà la stagione in Europa. Per questo il futuro di Simone Inzaghi è ancora in bilico. Il tecnico rischia ancora parecchio dopo la sconfitta con il Monza e se le cose dovessero precipitare in Champions, ecco che il suo esonero sarebbe quasi automatico.

"Se mercoledì sera l’Inter non riuscirà a passare il turno contro il Benfica, sono elevatissime le possibilità che la dirigenza cambi immediatamente allenatore e che poi a giugno proceda a una rivoluzione nello spogliatoio. Dopo la sconfitta contro il Monza, la numero 11 in 30 giornate, la quarta nelle ultime 5 partite di campionato, la misura è colma. Se la squadra fosse stata eliminata negli ottavi dal Porto e mercoledì a San Siro non si giocasse un traguardo così importante come la semifinale di Champions, Inzaghi probabilmente avrebbe concluso la sua avventura all’Inter già ieri sera. La logica consiglia all’a.d. Marotta e agli altri dirigenti di temporeggiare ancora. Almeno fino a mercoledì. Adesso l'unico obiettivo è passare il turno e i pensieri di tutti sono concentrati sul Benfica. La parola "esonero" è in un cassetto che però, attenzione, non è più chiuso a chiave, ma... socchiuso", riporta Gazzetta.it.

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"La convinzione di terminare la stagione con Inzaghi in panchina nella mente della dirigenza c’è ancora, ma gli ultimi risultati in campionato, inutile nasconderlo, l’hanno fatta diminuire notevolmente. Andando avanti così, la qualificazione alla prossima Champions attraverso uno dei primi quattro posti in Serie A è assai improbabile. L’allenatore di Piacenza non ha finora trovato le giuste contromisure a una crisi di risultati che, tra i confini nazionali, va avanti da oltre un mese e mezzo.

Agli occhi di Marotta, Ausilio e Baccin sono chiare ed evidenti anche le responsabilità di un gruppo di scarsa personalità, giocatori che dimostrano di avere la testa solo ai match di coppa, Champions o Coppa Italia, mentre in campionato offrono prestazioni non all’altezza dell’Inter. La sensazione è che senza il quarto di finale di Champions di mercoledì, una scossa sarebbe arrivata già oggi.

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"Pensare nel 2023-24 a un'Inter senza i 60 milioni che la Champions garantisce, è una prospettiva che inquieta tutti in viale della Liberazione, dal presidente Zhang agli ad Marotta e Antonello. L'allenatore che l'Inter vuole per la prossima stagione (De Zerbi o Thiago Motta) non è disponibile subito. Affidare la panchina un traghettatore (Chivu? Zenga? Cambiasso?) sarebbe così un disperato tentativo di dare una scossa, il voler mettere i giocatori di fronte alle proprie responsabilità in modo definitivo.

Perché all'interno dello spogliatoio qualcuno crede che le responsabilità siano solo dell'ex allenatore della Lazio, ma in realtà la dirigenza ha notato in maniera inequivocabile che diversi calciatori stanno avendo un rendimento molto inferiore alle aspettative. E di conseguenze ce ne saranno anche per loro. Da giugno in poi. Sotto forma di mancati rinnovi o cessioni", chiude Gazzetta.

 

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