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Marotta: “Inter forte grazie a Suning. Ora nuovo modello. Alvarez, Vlahovic e il mercato…”

Gianni Pampinella

Le parole del dirigente nerazzurro ospite dell'evento 'La squadra di Milano e le sue sfide presenti e future'

(L'inviato di FcInter1908 Daniele Vitiello)

Intervenuto nel corso dell'evento 'La squadra di Milano e le sue sfide presenti e future' nella sala Belvedere Pirellone, Beppe Marotta ha affrontato diversi temi, il primo riguarda la qualificazione agli ottavi di Champions. "Hanno conseguito questa qualificazione che è un traguardo importante. Nello sport i giudizi non devono mai essere affrettati, vanno sempre fatti con molta calma e cautela perché l'equazione che chi più spende più vince, non sempre è valida. Certamente avere il portafogli pieno aiuta in determinate circostanze e in determinati raggiungimenti degli obiettivi, ma dove non ci sono i soldi ci deve essere la competenza di chi lavora, l'affiatamento, l'umiltà, la passione, tantissime virtù che ho trovato e ho cercato di rafforzare in questa Inter. Oggi siamo tornati a un palcoscenico più consono a quella che è la storia del club".

Sei stupito dall'inizio di Inzaghi?

"Non mi meraviglio più di tanto. Ho avuto modo di conoscerlo da calciatore alla Sampdoria. Nel momento in cui dal punto di vista umano risponde ai requisiti che un allenatore dell'Inter deve avere, poi c'è la parte che riguarda la professione, le sue capacità da allenatore. Quello che ha dimostrato alla Lazio è stata proprio un'immagine di allenatore capace, giovane e dinamico. Abbiamo chiuso tutto in poche ore, facilitati dal fatto che gioca con lo stesso modulo di Conte. Si è integrato bene, i risultati sono più che positivi".

Se lui avesse firmato il rinnovo con la Lazio chi avresti preso?

"Lui era sul nostro taccuino, tutte le scelte devono essere collegiali. Fuori dal campo bisogna essere una squadra, anche se poi la responsabilità massima è mia. Abbiamo fatto una scelta di coraggio, che è ciò che serve nel calcio. Abbiamo deciso tutto in qualche ora, anticipando una probabile firma con la Lazio".

Perisic e Brozovic?

"La premessa è se i giocatori vogliono rimanere all'Inter. Chiaro che la volontà del calciatore è fondamentale. Da parte nostra non possiamo dispensare nei contratti che dobbiamo concludere. Se esiste la volontà dei calciatori di rimanere, se esiste la possibilità degli stessi che capiscono il modello che si è instaurato nuovo del calcio italiano e quindi anche dell'Inter, credo che si possa proseguire. Dio sicuro posso dire con grande orgoglio che l'Inter è in grado di dare tanto ai nostri giocatori. Altrove è difficile trovare questo affetto, questa professionalità, serietà, questo ambiente e questa competitività che è rappresentata dal campionato italiano".

Suning?

"Non sempre le proprietà vivono la quotidianità della gestione. Ci sono i manager, l'importante è che la proprietà dia la sicurezza e dia la stabilità. Devo dire che qui non dobbiamo dimenticare quello che ha fatto la famiglia Zhang, Steven è un ragazzo molto appassionato. Nell'arco di quesi anni hanno profuso centinaia e centinaia di milioni di euro, questo non bisogna dimenticarcelo. Se l'Inter ha ritrovato una certa stabilità che poi ha dato spazio anche a una continuità vincente lo si deve alla famiglia Zhang. È chiaro che la pandemia ha creato grossi problemi economici e anche la famiglia Zhang ne ha risentito, ma la loro vicinanza non è mai mancata. Il rapporto di Steven con me e il management non è quotidiano ma è molto frequente. La garanzia è darci copertura. Bisogna trovare dei modelli si sostenibilità differenti. Il fatto di vendere dei giocatori e sostituirli bene. Credoi che sia anche eticamente giusto".

"A Conte vanno dati i giusti meriti per aver tracciato un solco che ci ha portato alla vittoria. Noi lo stiamo proseguendo"

Come sarà la prossima estate di mercato?

"Sarà caratterizzata da pochissimi saldi negativi. Il modello italiano è rimasto statico per tanti anni e siamo stati scavalcati dagli altri campionati europei. Bisogna rivisitare il modello che possa tenere in equilibrio il sistema tra costi e ricavi. Il costo del lavoro oggi è sproporzionato rispetto ai ricavi. Dobbiamo essere bravi a contenere i costi, cercando di sfruttare i valori che i nostri calciatori riescono a esprimere, e lo abbiamo visto all'Europeo".

Lukaku?

La volontà dei giocatori è fondamentale ai fini della decisione finale. In questo caso ha influito la sua volontà di tornare in un campionato che aveva voglia di ripercorrere. Dall'altra parte, in questa situazione finanziaria, la società non poteva rinunciare a questa operazione. Ma, se non ci fosse stata la sua volontà, oggi forse staremmo parlando di cose diverse. Non è vero che Zhang voleva vendere a tutti i costi Lukaku".

Il mercato di gennaio?

"Ci sono delle valutazioni da fare: questa rosa non ha falle profonde, è omogenea e ci sta dando soddisfazioni in campionato e in Europa. Merita di continuare. A gennaio è difficile: dovremmo trovare delle opportunità all'altezza della situazione che ci permettano di migliorare. Ora garantiamo una certa competitività, non ci saranno stravolgimenti".

Possibilità di andare al Milan?

"In quel momento ero alla Juventus e non ho dato spazio ad altri club".

Vlahovic e Alvarez?

"Il fatto che Baccin sia in Argentina rientra in quelle che sono le attività ordinarie. Monitorare alcuni campionati e identificare quelli che possono essere i soggetti adatti al nostro modello. Vlahovic è un grandissimo talento, l'espressione di un attaccante moderno. So che c'è un aspetto di conflittualità con la Fiorentina e spero che riescano a risolvere il loro problema perché mi rendo conto che è brutto per una società vedersi sfilare un giocatore che rappresenta un patrimonio. Sarebbe bello potessero continuare ancora. Posso dire che Vlahovic rappresenta uno dei giovani più interessanti del campionato italiano. Il nostro reparto è molto rinfrancato dalla presenza di esperienza e gioventù che portano un mixer di qualità elevata".

Plusvalenze e mio rinnovo? 

"Il modello italiano deve capire il player trading. Che è importante in termini di ricavi, come il caso Lukaku. Ormai il nostro campionato è transizione per andare poi in Premier o al Psg. Zero problemi per Inter su indagine? Assolutamente sì. Rinnovo? Come management abbiamo un buon rapporto con la proprietà, con Steven Zhang. Adessobisogna vedere come il Covid condiziona il suo rientro a Milano, però diciamo che io, Samaden, Ausilio e Baccin siamo ontenti di proseguire la nostra avventura, la nostra esperienza all'Inter, ed è una cosa reciproca con la società. Credo che, nella prima occasione in cui Steven arriverà, ci sono tutti presupposti affinchè si possa concretizzare il tutto"".