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Perez: “Cambieremo format ma Superlega salverà il calcio. Ecco una possibile soluzione”

Florentino Perez torna a parlare in merito alla Superlega e lo ha fatto ai microfoni di AS: ecco le sue parole

Matteo Pifferi

Florentino Perez torna a parlare in merito alla Superlega e lo ha fatto ai microfoni di AS.

La principale critica contro la Superlega è che va contro i campionati nazionali e che sembra un campionato privato e che non c'è meritocrazia. Cosa dice a proposito?

"Dico che è falso e che hanno manipolato il concetto. Non è un progetto esclusivo e non va contro i campionati. Il progetto Superlega è il migliore possibile ed è stato fatto per salvare il calcio e farlo uscire dalla crisi. Il calcio è gravemente ferito perché l'economia ne risente e ci si deve adattare all'epoca in cui viviamo. La Superlega non va contro i campionati e ha l'obiettivo che ci sia più denaro possibile per il calcio. Si è pensato di dare maggiore interesse alle partite e credo che la riforma della UEFA non è la soluzione al problema perché non è meglio dello stato attuale. E poi non possiamo aspettare fino al 2024, alcune cose le abbiamo dette male. Torneremo e ci confronteremo con nuove idee. Forse la soluzione sarebbe far giocare i primi quattro di ogni paese. Non lo so, ma bisogna fare qualcosa perché i giovani, tra i 14 e i 24 anni, abbandonano il calcio perché li annoia e preferiscono altro. Ci sono quattro miliardi di tifosi di calcio sparsi in tutto il mondo e la metà di loro sono fan dei club della Super League. Il calcio è l'unico sport mondiale e globale.

E' così grave lo stato attuale del calcio? E che il calcio potrebbe morire?

"Guardiamo i dati: KPMG informa che nei tre mesi della pandemia i 12 club della Superlega hanno perso 650 mln in soli 3 mesi. Quest'anno, con la stagione al completo, le perdite sono di 2000 o 2500 mln di euro. Il Bordeaux sta fallendo, o facciamo qualcosa subito o spariranno altri club".

La soluzione proposta dalla Superlega è far alzare il livello delle partite. Così però i piccoli club si sentirebbero esclusi?

"La realtà è che se ci sono partite molto interessanti e competitive, entrerebbero più soldi nel calcio. E questo vale per tutti, non solo per pochi club perché i campionati nazionali varrebbero di più. E avremmo più soldi per la solidarietà, che è un pilastro del progetto".

C'è chi sospetta che il Real Madrid possa essere danneggiato da tutto questo, sia in dirigenza che sul campo. Cosa ne pensi?

"Nell'Europa democratica in cui viviamo, nessuno può nemmeno pensare che sia così".

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