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ESCLUSIVA D’Agostino: “Sensi-Eriksen a 3 no. La differenza? Lautaro. Non riconosco Sanchez”

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Le parole dell'ex calciatore del club bianconero ai microfoni di Fcinter1908.it: "Si parla tanto di Lukaku ma la svolta si chiama Lautaro"

Daniele Vitiello

Archiviato il mercato invernale è tempo di ripensare al campo. L'Inter fa visita all'Udinese nel turno di campionato in programma questo weekend. Per parlare della gara e di altri temi caldi in casa nerazzurra, abbiamo intervistato in esclusiva l'ex bianconero Gaetano D'Agostino. Queste le sue parole ai microfoni di Fcinter1908.it:

Una vittoria importante contro la Fiorentina

"Assolutamente sì. Contro una buona Fiorentina, che ha messo in difficoltà l'Inter. Una partita non bellissima. La mentalità dell'Inter è quella di mister Conte, è forte. Viene Da tre pareggi, ma le squadre in un momento negativo rischiano anche di perdere. Invece lei ha mosso la classifica. Non è stata una partita bellissima sotto il punto di vista del gioco. La tenacia e la voglia di passare il turno, oltre a una qualità maggiore, hanno fatto la differenza per il passaggio del turno. I nuovi acquisti si sono già integrati bene".

Il centrocampo è un valore aggiunto?

"Con Eriksen sì. Ti dà qualità. Bisogna vedere dove sarà collocato: ha un gran calcio e più vicino alla porta gioca e meglio. Sensi ed Eriksen fanno fatica a giocare in un centrocampo a 3 perché poi l'unico interditore dovrebbe essere Barella o Vecino. Insieme non possono giocare, seguendo anche le idee di Conte che cerca un equilibrio in tutti i reparti. Senza Lautaro si può passare al 3-4-2-1 con Eriksen e Sensi dietro a Lukaku. Ma Lautaro, quando tornerà dalla squalifica, dovrà giocare: si parla tanto di Lukaku ma è l'argentino quello che sta facendo la differenza in attacco"

Quali insidie si nascondono dietro la trasferta di Udine?

"L'Udinese ha perso a Parma, ma è una squadra in salute: sa ripartire bene e lascia pochi spazi. Hanno gamba davanti e sugli esterno. L'Inter come qualità e fisicamente dovrebbe avere la meglio sull'Udinese. Ci saranno molti duello per i moduli speculari. Conte può cambiare con un trequartista al posto di un centrocampista. Cambia anche la qualità. L'Udinese ha interpreti con grande fisicità. L'Inter deve essere brava a recuperare le energie psicofisiche per una partita che al friuli è storicamente difficile".

Da ex compagno, come giudichi il Sanchez visto contro la Fiorentina?

"Non è il Sanchez che conosco io. Quello che conosco io crea sempre superiorità numerica, salta l'uomo, ti punta per far male. Per me non può giocare trequartista. È una seconda punta o un esterno d'attacco. Data la sua caratura, ha faticato con la Fiorentina a trovare la posizione in campo. Ha impiegato sempre un tempo di troppo nelle giocate".

Ti è piaciuto il mercato dei nerazzurro?

"Con la punta, sarebbe stato un mercato ottimo. Sono arrivati calciatori che hanno giocato in alcune delle piazze più prestigiose d'Europa".

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