Lo scenario alla luce della qualificazione di ben sei squadre di Premier League alla prossima Champions League di cui tre in prima fascia
L'attenzione in questo momento è tutta sulla finale del prossimo 31 maggio. Sabato a Monaco, l'Inter ha la chance per mettere in bacheca la quarta Champions League della sua storia, battendo in finale il PSG. Sarebbe un traguardo enorme, al primo anno nella nuova formula di questa competizione. Formula allargata a 36 squadre, che il prossimo anno prevederà la presenza addirittura di 6 squadre inglesi, condizionando in qualche modo il mega sorteggio della lunga fase iniziale con unico girone da 36 squadre.
A Liverpool, Arsenal, Manchester City, Chelsea e Newcastle, qualificate grazie al piazzamento in Premier League, si è aggiunto infatti negli ultimi giorni anche il Tottenham, fresca vincitrice dell'Europa League. Cosa cambierà quindi nel sorteggio? Tutto parte, come sottolinea Calcio e Finanza, dal principio che «le squadre della stessa federazione non possono essere sorteggiate l’una contro l’altra e ogni squadra può affrontare al massimo due avversarie della stessa federazione». Questo porterà, secondo i calcoli dei colleghi, l'Inter ad affrontare certamente due squadre inglesi nelle otto gare della prima fase.
Inter contro due inglesi nel prossimo girone di Champions: perché?
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Perché l’Inter deve quindi affrontare due inglesi? Lo spiega così Calcio e Finanza: "Semplice: ci sono 12 partite da “distribuire” tra le sei squadre non inglesi della prima fascia (le tre inglesi sono Chelsea, Liverpool e City), e devono essere divise equamente (due ciascuna) per rispettare anche la regola di massimo due partite contro squadre della stessa Federazione.
In sintesi, l’Inter è costretta a giocare contro due squadre inglesi perché: