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fcinter1908 esclusive “Dammi 3 parole”: Chivu sentenzia così i giudici di Pio Esposito. E quando sbaglia quel gol…

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“Dammi 3 parole”: Chivu sentenzia così i giudici di Pio Esposito. E quando sbaglia quel gol…

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Le parole di Chivu, che al gol di Pio non ha trattenuto l'emozione, rimettono nel giusto ordine i giudizi relativi al giovane giocatore
Sabine Bertagna Vice direttore 

Le parole che Cristian Chivu ha pronunciato - ieri - per raccontare la prestazione di Pio Esposito nel match di Champions League sono parole che di banale non hanno nulla. Aggiungiamo pure: difficilmente Chivu dice qualcosa di banale o scontato. Che cosa manca a Pio Esposito nella tabella di crescita, gli è stato chiesto al termine della partita vinta contro l'Union St. Gilloise. "ABBASSARE LE ASPETTATIVE da parte di tutti. Non guardo gol e assist, guardo il lavoro che sta facendo tutti i giorni e che fanno anche gli altri. Sono contento che ho a disposizione giovani affamati, con personalità forte e qualità, ma soprattutto con margini di miglioramento", ha risposto con decisione l'allenatore dell'Inter.

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E allora, cosa manca nella tabella di crescita di Pio Esposito? Togliamo tabella e lasciamo crescita, tanto per iniziare. Il giovane attaccante sta ballando nel calcio dei grandi da giugno e lo sta facendo con tutte le carte in regola. Non solo non è un giocatore fuori posto, è un giocatore che si muove come un titolare. Ne ha tutte le sembianze. Pio Esposito ha tutto per fare benissimo, in questa Inter. La personalità, l'intelligenza di appoggiare una palla invece di calciarla, il movimento senza pallone. Il lavoro spalle alla porta, il fisico devastante, la generosità, che abbiamo potuto ammirare quando ha servito l'assist a Lautaro. Gioca costantemente ingabbiato da uno o più difensori, in ogni partita, perché viene giustamente considerato un pericolo costante. Quando uno è forte, l'età anagrafica non importa. Ma ridurre tutto ad una tabella dove spuntare gli step raggiunti, come se in mezzo non ci fosse anche la possibilità di sbagliare, non è giusto.

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Pio Esposito gioca nell'Inter e saremmo bugiardi se non dicessimo che il tempo qui non c'è mai. Ci sono obiettivi che sono più grandi di tutto, competizioni da onorare sempre, trofei da portare a casa (si spera). Ma un gol sbagliato da Pio non può essere equiparato ad un gol sbagliato (per esempio) da Lautaro, che nell'Inter ci gioca da sei anni. Quando Pio ha sbagliato quel gol incredibile, ieri, ho pensato che per lui non fosse necessariamente un male. "ABBASSARE LE ASPETTATIVE da parte di tutti", ricorda Chivu. Nell'equipaggio di esperienza di un attaccante di livello eccelso ci deve essere posto anche per questi errori. Per l'imperfezione. E nel giudizio complessivo di una partita il tifoso può anche pensare che Pio abbia sbagliato un gol incredibile - lo abbiamo pensato tutti - ma non si deve dimenticare che fa parte del gioco. E della sua crescita. Vogliate bene a Pio anche e soprattutto quando sbaglia. Perché sbaglierà.

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Bruciare le tappe e prendersi tutto. Vedere come Pio lo sta facendo è uno spettacolo di rara bellezza. Un giovane cresciuto nell'Inter che può vestire questa maglia è un sogno per tutti. Le aspettative ci sono, l'importante è non utilizzarle male. Il calcio è un gioco duro, che ha bisogno anche di carezze. È una carezza precisa il gol che Pio spinge in rete servito da un bellissimo assist di Bonny. È una carezza ai sentimenti la corsa che Pio fa per abbracciare Bonny, ringraziarlo e sciogliere l'emozione di troppe cose belle tutte insieme. Ed è infine una carezza gentile anche il labbro di Chivu che trema, catturato dall'inquadratura di una telecamera che lo ha cercato immediatamente dopo il gol di Esposito. Difficile raccontare tutte queste emozioni senza scendere nel retorico. È la bellezza del campo che regala ai tifosi la cartolina finale più bella. Perfetta. Pio Esposito che si emoziona tantissimo, è anche questo. Un giocatore che sta crescendo e che va protetto. Come diceva Chivu il senso di ciò che manca a Pio è qui, in tre semplici parole. ABBASSARE LE ASPETTATIVE.