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Per la Lazio quella è stata una partita a parte: infortuni, errori, situazioni che hanno tolto certezze alla squadra. È stato un blackout, ma non è stata la dimostrazione di una squadra che si è arresa, anzi: ci ha provato, ma si è trovata di fronte un'Inter che è stata cinica e precisa, oltre ad essere secondo me la più forte del campionato, a livello di organico e di esperienza. È stata una partita "diversa", che non fa testo per quanto riguarda la Lazio, mentre l'Inter ha dimostrato che quando è concentrata su ogni singola situazione può ottenere anche quel tipo di risultati.
Parlando di Lazio, Baroni ha riportato entusiasmo e risultati in una piazza che tu conosci benissimo e che forse nemmeno si aspettava tutto ciò.
Sono d'accordo, nessuno si aspettava questo tipo di gioco creato con giocatori nuovi, senza dimenticare i risultati che alla fine sono la cosa più importante. La Lazio ha fatto un cambio anche generazionale importante quest'anno, e in più è una squadra con un'identità precisa, e non era semplice farlo dopo Sarri. Baroni e la società hanno creato un'identità che ti fa divertire, sono andato allo stadio oltre a vedere le partite da casa, e quello che ho visto non è poco.
C'è un giocatore della Lazio che ti ha stupito particolarmente?
Rimango dell'idea che Dele-Bashiru può stupire: è al suo primo anno alla Lazio, può avere alti e bassi, gli hanno cambiato ruolo, ha potenzialità anche se magari non sempre è stato costante, ma penso che sia un giocatore che può dare tantissimo. Poi c'è Rovella che è esploso, Guendouzi che ha portato esperienza, non era scontato che facesse il campionato che sta facendo. Ma se deve scegliere un nome dico Dele-Bashiru, secondo me può fare anche di più.
Dall'altra parte un'Inter allenata da una tua vecchia conoscenza come Inzaghi.
Lo ha detto anche Marotta ieri: l'Inter è una squadra ancora in corsa su 3 fronti, questo vuol dire rispettare le aspettative. Questi mesi sono cruciali, bisogna vedere come ci arrivano i giocatori fra squalifiche e infortuni, lo stato di forma, tutta una serie di cose che tra febbraio e maggio contano tantissimo. L'Inter è perfettamente in linea con quella che è la sua forza, e non era scontato. Poi Inzaghi sta facendo un lavoro eccezionale, al di là di qualche critica. Adesso Lautaro si è ripreso, altri giocatori sono rientrati, la difesa ha sofferto per qualche assenza, ma penso che l'Inter stia rispondendo come ci si aspettava da una squadra così forte.
L'Inter è tornata in testa alla classifica in campionato, ma in questo periodo è parsa meno brillante: pensi che ora la pressione sia maggiormente sul Napoli?
Non credo. Penso che da questa situazione, chi possa approfittarne di più sia l'Atalanta. L'Inter è prima, ma è la squadra più forte e sappiamo tutti le aspettative che ci sono. Il Napoli è stato lì fino a una settimana fa con merito, e ha un allenatore che a livello comunicativo sta facendo passare il concetto giusto: il Napoli non è stato costruito per stare in testa. Ha un grandissimo allenatore e un'ottima rosa, ma non è partito per vincere il campionato. La pressione rimarrà uguale per Inter e Napoli, chi ci può guadagnare di più è l'Atalanta.
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