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FCIN1908 / Moduli, intuizioni e non solo: tutto sul calcio di Chivu. All’Inter aveva un pupillo

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Manca ancora l'ufficialità, ma ormai ci siamo: Cristian Chivu sarà il nuovo allenatore dell'Inter. E allora conosciamolo meglio
Fabio Alampi Redattore 

Manca ancora l'ufficialità, ma ormai ci siamo: Cristian Chivu sarà il nuovo allenatore dell'Inter.

Una scelta per certi aspetti sorprendente, con la dirigenza nerazzurra che ha deciso di affidare la guida della squadra vice campione d'Europa a un tecnico che ha all'attivo solamente 13 panchine tra i professionisti. Un profilo sicuramente con poca esperienza, ma che rievoca dolci ricordi per il mondo interista: l'ex difensore rumeno è stato uno degli eroi del Triplete, e successivamente ha mosso i primi passi da allenatore proprio a Interello, partendo dall'U14 e arrivando fino alla Primavera, con cui ha conquistato lo scudetto di categoria al primo tentativo. Ma vediamo insieme quali sono le caratteristiche principali di Chivu come coach.

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Moduli e caratteristiche

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Chi ha avuto modo di parlare con Chivu e di vederlo lavorare avrà notato sicuramente due aspetti: la sua ambizione e il suo pragmatismo. Per quanto riguarda il primo punto, non sorpende che sia arrivato a guidare una Prima Squadra dopo 6 anni nelle giovanili. Era il suo obiettivo fin dall'inizio. Poi è chiaro che nemmeno lui si aspettasse la chiamata dell'Inter così presto, ma il destino a volte fa dei giri strani.

Quanto al secondo punto, il tecnico rumeno ha sempre sfruttato e valorizzato al meglio il materiale umano a disposizione: le sue formazioni partivano praticamente sempre da una difesa a 4, ma non è stato raro vederlo schierare una retroguardia a 3, come si è visto a Parma e, a sprazzi, anche a Interello. Dotato di una forte personalità, preferisce puntare su centrocampisti fisici e con grandi doti di inserimento, mentre la fase di non possesso prevede una linea bassa, che predilige un atteggiamento passivo per poi ripartire in velocità.

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Risultati e giovani lanciati

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Questa filosofia di gioco lo ha portato a ottenere risultati immediati sia nelle giovanili, sia con il Parma in Prima Squadra. Chivu è un allenatore che si fida molto dei suoi giocatori, che punta a responsabilizzarli a prescindere dall'età. Non a caso con le giovanili dell'Inter non si è mai tirato indietro quando si trattava di far giocare ragazzi più piccoli.

Alla sua prima partita con la Primavera (Inter-Atalanta del 29 agosto 2021), con il ciclo dei 2002 e dei 2003, schierò dal primo minuto il 2005 Owusu. L'anno seguente scelse il sottoetà Pio Esposito come capitano della squadra, con il risultato di accelerarne la crescita mentale prima ancora che tecnica.

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Con il tecnico rumeno si sono esaltati anche tanti giocatori ancora legati all'Inter come Fabbian, Di Maggio, Pio Esposito e Valentin Carboni, ma anche Aleksandar Stankovic e, più recentemente, Cocchi, suo autentico pupillo.

Sempre di Chivu fu l'intuizione di trasformare Kamate, mezz'ala tanto talentuosa quanto "fumosa", in un esterno offensivo da 13 gol in una sola stagione. Senza dimenticare, ovviamente, Casadei, simbolo dell'Inter Primavera campione d'Italia nel 2022.