Era la grande novità della stagione 2025/26, la nuova formazione creata dall'Inter per fare da tramite tra il settore giovanile e la Prima Squadra, consentendo ai ragazzi del vivaio di proseguire il proprio percorso di crescita in un ambiente conosciuto e di confrontarsi con il calcio "vero", quello dei grandi. L'U23 di Stefano Vecchi si è affacciata al mondo della Serie C circodanta da grande curiosità, alternando tante cose positive ad altre meno buone, rispettando per ora le aspettative della società. Tracciamo quindi un bilancio di questo girone di andata.

inter under 23
Inter U23, il bilancio del girone di andata: progetto in linea con le aspettative, ora il prossimo step
Un bilancio soddisfacente
—Partiamo dai risultati. L'Inter U23 ha chiuso il girone di andata al quinto posto con 27 punti, gli stessi di Trento e Alcione, e si trova così in piena zona playoff, mentre in Coppa Italia, dopo aver superato i primi due turni, si è arresa agli ottavi di finale contro il Renate. Un risultato tutt'altro che scontato, considerato cha la quasi totalità dei ragazzi di Vecchi sono al debutto tra i professionisti e che spesso, oltre al gap di età ed esperienza, pagano anche un deficit fisico nei confronti degli avversari. Senza dimenticare che il campionato di Serie C è da sempre un cumulo di insidie a prescindere dal blasone dei rivali (basti pensare al Milan Futuro, retrocesso in Serie D lo scorso anno).
Ma l'obiettivo principale di questa squadra, ed è sempre utile ricordarlo, non è vincere il campionato: il risultato ovviamente è importante, come ribadito dal mister anche al termine del match perso contro l'Union Brescia, la categoria va mantenuta e consolidata, ma ciò che conta maggiormente è la crescita dei ragazzi. A tal proposito il bilancio non può che essere soddisfacente: il rapporto con la Prima Squadra è costante, tanti giovani nerazzurri sono stati a disposizione di Chivu nel corso dei mesi, hanno collezionato convocazioni e alcuni di loro hanno anche giocato, seppur per pochi minuti e contro il Venezia in Coppa Italia. Insomma, tutto quello che una seconda squadra deve fare.
I prossimi obiettivi
—Il 2026 si apre così con grande ottimismo e grandi speranze, ma occorre anche tener presenti le difficoltà mostrate nelle ultime uscite stagionali. L'Inter U23 non vince da 5 partite, nelle quali ha segnato solamente 2 gol, e i ragazzi sono apparsi stanchi sia fisicamente che mentalmente. Normale, al primo campionato di livello e contro avversari più pronti e abituati alla categoria. Il prossimo step sarà quello di ritrovare la brillantezza e l'entusiasmo che hanno contraddistinto i primi mesi, dopo di che si potrà guardare la classifica e, chissà, pensare ai playoff.
Tanti elementi sono attesi dal salto di qualità: Cocchi (2007) è in odore di Prima Squadra da tempo, Topalovic (2006) è apparso un po' immalinconito nell'ultimo periodo ma ha tutto per sfondare, Alexiou (2005) ha dimostrato carattere da giocatore vero, Kamate (2004) deve decidere cosa vuol fare da grande. Senza dimenticare i vari Calligaris, Stante, Berenbruch, Bovo, Spinaccè, Lavelli... Per l'Inter U23 il nuovo anno dovrà essere quello delle conferme.
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