
Su Allegri
—“Ognuno allena come crede, alcuni, come Mourinho, si attorniano di uno staff giovane che porta anche metodi nuovi. Quando la Juve lo ha voluto, sapeva che Allegri è un risultatista e quale sia la sua visione del calcio, molto poco incline allo spettacolo. Quel che è certo è che il calcio cambia alla velocità... dei cellulari. Solo pochi anni fa l'Empoli non avrebbe certo giocato uomo contro uomo...".
Dimissioni
—“Non credo, con un contratto così importante e una penalizzazione di mezzo. Piuttosto non escluderei che Allegri possa ricevere chiamate allettanti da squadre di prima fascia, tipo Real o Psg".

Allegri resta?
—“Le possibilità sono 50 e 50: il nuovo diesse e il valzer delle panchine europee sono variabili determinanti e ancora ignote, non mi sbilancio".
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