Attesi esami di Lautaro e Dumfries
—«Contavamo su di lui - ha spiegato il ct argentino in conferenza stampa -, poi abbiamo scoperto del suo infortunio muscolare». Non una buona notizia, anche se è ancora troppo presto per andare oltre le sensazioni: Lautaro si sottoporrà a esami nel weekend e poi si avranno certezze. La sua presenza con l’Udinese alla ripresa della Serie A, il 30 marzo a San Siro, è da escludere e anche il derby di andata in Coppa Italia, mercoledì 2 aprile, è da considerarsi fortemente a rischio.
La sosta per le nazionali - storicamente accolta con riti apotropaici dai club interessati - non è stata benevola e non ha nemmeno atteso l’inizio delle gare: con i friulani, infatti, Inzaghi dovrà fare a meno anche di Denzel Dumfries, pure lui restituito anzitempo dall’Olanda così come Marcus Thuram dalla Francia. Se quest’ultimo non preoccupa - si tratta solo di continuare a gestire il dolore alla caviglia con cui convive da tempo -, l’esterno si sottoporrà a esami e, come Lautaro, rischia di saltare Udinese e Milan, se non anche la trasferta di Parma del 5 aprile.
Ecco il grande obiettivo
—La data cerchiata in rosso ad Appiano Gentile è chiaramente l’8 aprile, quando i nerazzurri sfideranno il Bayern Monaco nell’andata dei quarti di finale di Champions, ma è solo la partita più importante in una serie di sfide da non sbagliare, visto che la concorrenza non molla. Nel caso di Dumfries, a dirla tutta, si potrebbe anche parlare di una pausa meritata, considerato che è reduce dagli straordinari - con rendimento super - sulla fascia, ma ovviamente Inzaghi avrebbe preferito potergliela concedere e non doverla subire.
Chi torna e chi no con l'Udinese
—Con i friulani mancherà, oltre al lungodegente Zielinski che avrà ancora bisogno di tempo, anche lo squalificato Alessandro Bastoni, che poi dovrà stare attento a nuove ammonizioni visto che rientrerà già in diffida. Rientreranno, viceversa, Darmian, Dimarco e Zalewski: forze fresche sulle corsie laterali, ma anche giocatori che andranno rodati dopo i rispettivi stop e riportati alla miglior condizione possibile in vista della volata finale. L’Inter ci arriverà pagando dazio per il ritmo infernale imposto dal calcio moderno: non il modo migliore per iniziare un mese cruciale. L’obiettivo, peraltro, è quello di aggiungere altre quattro partite - semifinali e finale di Champions, finale di Coppa Italia - a un calendario già improbo: si direbbe l’ultimo sforzo, se non fosse che è anche il più importante. E che poi ci sarà il Mondiale per club, in una stagione infinita", si legge.
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