«Quando le cose vanno male il primo pensiero è di mandare tutto all’aria, ma bisogna tenere duro: la sofferenza paga. La malattia mi ha cambiato, ma mi ha reso un atleta migliore. Prima non mi impegnavo come un professionista, dopo è scattato qualcosa nella mia testa che mi ha spinto a riprendere tutto quello che avevo lasciato per strada prima della malattia». Così Francesco Acerbi durante la presentazione del suo libro 'Io Guerriero' al Museo Maga di Gallarate, in occasione della Duemilalibri, ha raccontato della sua malattia e del suo ritorno in campo.

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Acerbi: “La sofferenza paga. Finale persa? Loro forti e noi stanchi. È stata l’Inter…”

Il giocatore nerazzurro, come riporta Malpensa24, è tornato anche sulla finale di Champions League del 2025 persa contro il PSG: «Dopo quella partita ci siamo detti che non potevamo fare nulla, loro erano troppo forti e noi troppo stanchi. Bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno, siamo arrivati in finale battendo squadre fortissime».
A chi gli ha chiesto del perché ha scelto l'Inter ha risposto: «Non sono stato io a scegliere l’Inter, l’Inter ha scelto me».
«Bastoni, Barella e Di Marco sono proprio stupidi…nel senso buono ovviamente. Sono tra i ragazzi più divertenti che abbia incontrato, ma sanno anche impegnarsi seriamente quando bisogna lavorare», ha detto dei suoi compagni in nerazzurro.
E ha parlato anche dell'Italia e dell'Europeo vinto con Mancini: «È stato bravo a lasciarci sereni, senza metterci troppa pressione per le partite. Luca (Vialli, ndr) invece era una persona differente da tutte le altre, quando parlava non si poteva fare a meno di ascoltarlo».
(Fonte: Malpensa 24)
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