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Adani: “Il punto debole dell’Inter? Ecco perché la mia domanda a Bastoni. Anche con Inzaghi…”
La copertina della Nuova DS, andata in onda ieri sera, è dedicata al derby. "Inter sprecona, Milan cinico? Se posso aggiungere direi: una squadra l'ha giocato, una l'ha vinto. Milan puntuale quando doveva, poi ha contenuto e difeso. Pulisic? Tra gol e assist ha numeri altissimi: è veramente la differenza del Milan, questo giocatore", ha esordito Lele Adani introducendo il tema caldo della serata.
Adani ha poi analizzato nel dettaglio l'inizio di stagione dell'Inter: "Il nuovo ciclo è già iniziato secondo me all'Inter. È vero che 4 sconfitte sono tante, ma credo che quando vai a rinnovare un ciclo così lungo come quello di Inzaghi - per quanto Chivu abbia già dimostrato di essere all'altezza nelle comunicazioni e nelle scelte anche impopolari, nelle valutazioni da campo e nelle prestazioni - io credo che necessiti del suo tempo. Non possiamo pensare che anche un campionato così equilibrato permetta alla squadra di ottenere tutto e subito, per me rimane la più forte. L'annotazione che voglio fare è che l'Inter ha perso 1/3 delle partite ed è solo a tre punti dalla prima. Questo per dire che secondo me il campionato rimane molto equilibrato e di livello non alto".
Adriano Panatta interviene per porre un quesito: "Dite tutti che l'Inter è la squadra più strutturata. Non c'è un punto debole che potete individuare?"
E Adani fa notare un elemento: "L'aveva già fatto con Inzaghi. Nell'anno in cui va in finale con il City l'Inter perde 1/3 delle partite, 12. Un'enormità per la forza che aveva. Per me il principale difetto dell'Inter è se stessa. Quando molla di testa. E da lì la domanda a Bastoni. Cioè l'Inter è in controllo - e c'è sempre in controllo perché è la più forte, la più esperta, ha giocatori che giocano insieme da più tempo - però esce a tratti dalla partita e quando esce diventa vulnerabile. L'Inter è la peggiore nemica di se stessa".
Graziani: "Che l'Inter sia più forte l'abbiamo già detto, si è visto anche stasera. Però poi il Milan si è difeso in maniera intelligente. Si è chiusa sempre bene. Loro hanno creato molte occasioni, preso due pali. Nella difficoltà il Milan non si è mai disunito. Poi nella ripartenza in cui ha fatto gol ha messo la partita sul suo piano, sapendo che poi dovevano difendersi ad oltranza. E lo hanno fatto bene. I ritmi che a volte l'Inter impone alla partita sono indolenti e la fanno diventare prevedibile".
(Nuova DS)
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