Il grande ex bomber dell'Inter Spillo Altobelli, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato della semifinale di ritorno di domani sera col Barça:
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Altobelli: “Lautaro ci sarà, punto e basta. L’Inter può fare l’impresa, ad Appiano tutti lo sanno”
Altobelli, lo sa che Lautaro torna in gruppo? Ieri sera su Instagram ha pubblicato un post che fa sognare i tifosi? Che cosa...
«Ok, basta così. Non ho bisogno di aggiornamenti dettagliati, Lautaro col Barcellona ci sarà, punto e basta. Me lo sento da mercoledì scorso, da quando lo abbiamo visto uscire a Montjuic. Sono stato capitano dell’Inter anch’io, so che cosa significa dare tutto per giocare una partita così».
E che cosa significa?
«Inter-Barcellona è la partita dell’anno, anzi di più. Per posta in gioco, per valore dell’avversario, per quello che rappresenta per il momento della carriera di Lautaro, la partita contro i blaugrana è una di quelle che ti capita di giocare una volta ogni... non so quanto. E Lautaro è l’Inter. Per questo ero sicuro che avrebbe stretto i denti, facendo di tutto per giocare».
È questo l’esempio più bello che un capitano può dare al resto della squadra?
«Lautaro non deve dimostrare niente a nessuno, perché dà l’esempio ogni giorno e a ogni partita giocata: è l’ultimo a mollare, lo vedi lottare su un pallone anche nel recupero di una partita già decisa. Detto questo, non ci sono dubbi che il recupero lampo per il Barcellona sia un segnale importante per tutto l’ambiente. E l’Inter ricambierà, mettendosi al servizio del suo uomo più importante».
In che condizioni si aspetta di ritrovarlo?
«Ah beh, questo può saperlo solo lui. Ma già averlo in campo può dare la carica a tutti. E quando dico tutti allargo davvero il discorso, senza alcun tipo di confine, dai compagni per i quali Lautaro è da sempre il punto di riferimento, a Inzaghi, che sa benissimo quanto la ThuLa possa fare la differenza specialmente contro una squadra che difende altissima come il Barcellona, fino ovviamente ai tifosi: ricordate la sua esultanza dopo il gol al Bayern, Lautaro che ruggisce sotto la curva? Ecco, per battere il Barça a San Siro avremo bisogno di tutto questo. Tornando alla condizione del capitano, mi piace pensare che possa fare come... Altobelli».
Ovvero?
«Aprile 1986, semifinale di ritorno di Coppa Uefa con il Real Madrid al Bernabeu. Si parte dal 3-1 dell’andata, ma loro scattano forte, segnano, poi arriva un’entrata killer su di me. Il ginocchio è un vulcano, si gonfia e continua a gonfiarsi, così sono costretto a uscire. Passa il Real, 5-1 ai supplementari. Il giovedì mattina, rientrati alla Pinetina, con il morale sotto le scarpe, Corso mi guarda e mi dice: “Spillo, che cosa vuoi fare? Torni a casa o ti fermi qui a fare terapie e massaggi?”. Rimango, ovviamente, e quattro giorni dopo parto titolare contro il Como. Sapete come è finita? 3-2 con tripletta di Altobelli».
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