fcinter1908 news interviste Bergomi: “Inter, solo uno dei nuovi è titolare, ecco chi! E se arriva Lookman va preso…”

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Bergomi: “Inter, solo uno dei nuovi è titolare, ecco chi! E se arriva Lookman va preso…”

Marco Astori
Marco Astori Redattore 
Beppe Bergomi, ex capitano dell'Inter, ha concesso un'intervista ai microfoni del Corriere dello Sport. Queste le sue dichiarazioni

Beppe Bergomi, ex capitano dell'Inter, ha concesso un'intervista ai microfoni del Corriere dello Sport. Queste le sue dichiarazioni.

Iniziamo con un passo indietro. L’Inter ha superato lo choc di Monaco?

«Servirà prima di tutto la giusta forza mentale, quella che negli ultimi anni li ha fatti essere non i più forti, ma i più bravi a fare un certo tipo di calcio. All’Inter va l’elogio dell’ambizione. In bacheca non è arrivato nulla, ma ci hanno provato fino in fondo».

Da quale livello ripartono Lautaro e compagni?

«Aspetterei ancora qualche giorno per capire come va a finire il mercato. Il grande lavoro che deve fare Chivu è quello di entrare nella testa di ragazzi che arrivano da un grande ciclo, dove hanno speso tanto sul piano fisico e hanno finito con la delusione delle mancate vittorie. A oggi tra i nuovi non ci sono titolari. O forse può esserlo soltanto Sucic».

Quanto è difficile il compito di Chivu?

«Non deve ingannare il suo modo di essere. Lui è uno che ha carattere, sa fare le scelte giuste. Questa Inter va rimotivata. I giocatori devono avere la voglia di soffrire e star lì con la testa. Come dice Allegri, devono saper stare lì con la sofferenza».

La squadra può giocare in altri modi o solo con il 3-5-2?

«Per me a oggi è 3-5-2 perché se giochi in modo diverso, con un trequartista e due punte o se dovesse arrivare Lookman, poi gente così davanti devi sostenerla. I centrocampisti dell’Inter sono tutti numeri dieci. Sanno condurre palla, ma in fase difensiva soffrono. Se vogliono cambiare, devono dare una struttura diversa con un centrocampista fisico che recuperi palloni e un difensore veloce».

La favorita per lo scudetto rimane il Napoli?

«Hanno fatto le cose per bene, a partire dall’arrivo di De Bruyne che porta grande talento in un campionato dove gli ultratrentenni funzionano ancora bene. Hanno una squadra fisica, ma anche gli esterni abili nell’uno contro uno e in più hanno aggiunto il doppione di Lukaku, ossia Lucca. Questi elementi sono importanti in un calcio italiano che non lo domini nel palleggio, ma con la fisicità».

Quanto incideranno stavolta le coppe?

«Al momento sono un’incognita, ma potranno servire per capire quale dimensione è stata raggiunta. Per me il Napoli è la squadra che si è strutturata meglio».

La terza incomoda potrà essere il Milan?

«Negli ultimi anni hanno sempre avuto grande talento, ma gli mancava sempre qualcosa. Hanno preso l’allenatore giusto, perché Allegri è un vincente, e con Tare come ds hanno messo le cose a posto. Sono quelli che possono dare maggior noia al Napoli».

Sarà un anno di rivoluzioni anche in Champions?

«Vediamo se il torneo quest’anno darà qualcosa in più al calcio italiano, soprattutto nella fase a eliminazione diretta. La nuova formula è uno spettacolo, ti dà tempo e spazio per recuperare, ma io sono tradizionalista e i cambiamenti faccio fatica a digerirli. C’è più fascino nella seconda parte del torneo, anche se l’ultima giornata quando giocano tutte assieme è molto intrigante».